Linteresse di grandi club, come Real Madrid o Chelsea, non infastidisce Kakà. A poco meno di una settimana dal clamoroso no al Manchester City, lasso brasiliano ha parlato brevemente del suo futuro a un cronista del quotidiano spagnolo As che lo ha atteso sotto casa: «In questi giorni non ne ho voluto parlare perché la pressione è grande. Si è fatto un gran rumore - ha detto Kakà -, e io ho bisogno di tranquillità. Un giorno mi danno al Real, un altro al Chelsea». Il giornalista spagnolo poi ha chiesto a Kakà se la corte del Real lo infastidisce: «Non mi dispiace - ha risposto il brasiliano -. Sapere che grandi club come Real Madrid o Chelsea mi apprezzino mi lusinga». Ma la risposta ad As lha data il presidente del Milan Silvio Berlusconi: «Kakà al Real? Mai. Sono convinto, di più... felice per aver rinunciato ai 120 milioni offerti dal Manchester City - ha detto il Cavaliere in una intervista rilasciata a QS -. È come se avessimo vinto unaltra Champions League. Sono più che mai orgoglioso del Milan perché credo davvero che sia lunica squadra al mondo nella quale possono succedere cose come queste».
E ha poi scongiurato un possibile incontro con il padre-amministratore del giocatore: «Quello che rende straordinaria la scelta di Kakà - ha risposto -, è proprio il fatto che sapeva benissimo che il Milan non gli avrebbe potuto ritoccare il suo ingaggio. I bilanci non lo permettono, e in più un incremento per Kakà avrebbe imposto un aumento degli altri stipendi nella stessa misura. Kakà lo sa e ha deciso di restare con noi impegnandosi a non richiedere aumenti contrattuali nei prossimi anni».
La parabola di Galliani e della bella ragazza non va mai fuori moda, ne sa qualcosa anche Pierpaolo Marino, direttore tecnico del Napoli: «Marek Hamsik è il nostro Kakà - ha detto ai microfoni di Sky -. La verità è che lui ha Napoli nel cuore, facendo un parallelismo possiamo dire che ha abbracciato il nostro progetto con lo stesso amore con il quale Kakà ha sposato il Milan. Sappiamo che se fosse sul mercato sarebbe un giocatore richiestissimo ma Marek predilige laffetto e la passione di questa città a qualsiasi tipo di sirena ed offerta. Per noi è un elemento prezioso ed incedibile che spero possa diventare una bandiera azzurra».
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