Brad Pitt guida una Formula Uno da cinema

Il divo è un pilota in cerca di riscatto. Trama banale, ma il film è spettacolare

Brad Pitt guida una Formula Uno da cinema
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Non aspettatevi una trama sorprendente o credibile. Dopo pochi minuti, F1 Il Film sai già dove andrà a parare, con l'originalità che è stata lasciata fuori da ognuno dei 156 minuti di durata. Però, pur essendo una porzione di tiramisù dal sapore scontato, se la presenti destrutturata, fa la sua bella figura, facendoti uscire soddisfatto dalla sala.

Merito della regia di Joseph Kosinki (quello del meraviglioso Top Gun: Maverick) che regala al superbo Brad Pitt un ruolo da macho retrò, scanzonato e malinconico, che il divo (ormai, si contano sulle dita) si fa calzare a pennello, facendo la differenza, sulla falsariga del Maverick (del sequel) di Tom Cruise. Che è un po' un paradosso.

Un'industria del cinema, come quella hollywoodiana, che discute di IA, ma che si aggrappa, per sopravvivere, ai divi senza età, per ritrovare la sua umanità. Pitt lo vediamo nei panni di Sonny Hayes, un pilota "anziano", talento in F1, ma negli iconici anni '90, costretto ad abbandonare il Circus dopo un terribile incidente nel tentativo di superare Senna (ispirato a quello reale accaduto a Martin Donnelly).

Mentre arrotonda, come pilota mercenario, viene contattato, 30 anni dopo, da Ruben (Javier Bardem), suo ex compagno di squadra ai tempi, ora proprietario di un undicesimo team di F1 (l'immaginario Apx Gp) che, in due anni e mezzo, non ha mai fatto un punto. Con un ultimatum del Board: "O vinci una gara, prima della fine della stagione, o perdi il controllo della squadra", lasciandolo nei debiti e con i dipendenti a spasso.

Così, "il cavaliere" Brad monta sul cavallo, pardon, in macchina (ha guidato realmente nelle scene con le auto da corsa, dopo mesi di addestramento, sotto la supervisione di Hamilton), affiancandosi al rookie Joshua (Damson Idris), antipatico il giusto per rivaleggiare (fin troppo) con il vecchio compagno, in perfetto stile Drive to Survive per il pubblico americano, in un box dal machismo fuori moda. Ritagliandosi anche una storia d'amore con la single Kate (Kerry Condon), l'Adrian Newey del team, lasciata dal marito perché decisa a lavorare per la F1 (mah!), alla quale Sonny spiega come trasformare in vincente la vettura, pur non guidando nel Circus da 30 anni (ri-mah!). Con tanto di contorno drammatico: i postumi del vecchio incidente che potrebbero costargli la vita, ma che non impediscono alla Fia di farlo a correre (tri-mah!).

Insomma, di tutto un po' per tirare in lungo la storia dell'outsider in cerca di riscatto e intervallare il vero motivo del biglietto da pagare: le scene delle gare. Del resto, non era l'originalità lo scopo di uno dei film più attesi di questa estate 2025, in arrivo, il 25 giugno, sui grandi schermi italiani. F1 Il Film, prodotto da Apple Original Films e distribuito da Warner Bros., da vedere rigorosamente in IMAX, ha un solo scopo: intrattenere, da vero blockbuster estivo, con popcorn e bibitona ghiacciata.

E lo fa molto bene, dentro le piste, con la giusta adrenalina, anche se, a livello di realismo, il vero appassionato di Formula Uno potrebbe storcere la bocca davanti a certi "incidenti" provocati, stile Far West (che mettono a rischio i piloti), accontentandosi dei tanti camei che appaiono: Sainz, Leclerc, Wolff, Norris, Alonso, Steiner, Horner, Brown, Vasseur, Russell, Domenicali, per citarne alcuni, oltre a tutti i team attuali. Senza dimenticare Lewis Hamilton, che il film lo produce, qui ancora pilota Mercedes (il film è stato girato, in vari circuiti del mondiale, in concomitanza con i week-end di gare vere, tra il 2023 e il 2024).

Il regista Joseph Kosinski, dopo aver scoperto, su Netflix, la docu-serie Drive to Survive, si era deciso a fare un film sui bolidi della F1 contattando proprio il sir. Hamilton, a sua volta, lo ha presentato a quel Toto Wolff che, allora, era il suo team principal e che ha convinto Kosinski ad adattare (grazie all'aiuto di Mercedes AMG) delle vere auto da corsa di F2 e F3 in bolidi della serie regina.

Sulle quali sono state installate anche delle rivoluzionarie macchine da presa che proiettano lo spettatore all'interno di un abitacolo di Formula 1, facendogli vivere, in presa diretta, le fasi adrenaliniche della gara, con sonoro da brividi.

Su i motori, si parte.

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