Braida pesca a Londra: Drogba e Flamini

«Da oggi e fino al 18 maggio è severamente proibito parlare di calcio-mercato». L’avviso pubblicato da Adriano Galliani sull’uscio di Milanello è un avviso ai naviganti e un monito per gli addetti ai lavori. Ma il piano è già bello e pronto, può essere solo in parte modificato. Di sicuro non subirà stravolgimenti. Due le priorità: un portiere e un centravanti. Per il portiere le ricerche sono le solite: si comincia con Frey, attualmente alla Fiorentina, e si finisce con il giovane francese Hugo Lloris, 21 anni, del Nizza. Dentro la rosa il successore di Dida, «tagliato» dal pronunciamento di Milan Lab relativo ai problemi alla schiena, identici a quelli patiti da Buffon. Secondo obiettivo: il centravanti. Inutile perdersi dietro il ritorno di Shevchenko, meglio invece puntare su Drogba il cui arrivo è legato a molti fattori instabili (gli umori di Abramovich, la richiesta economica, etc.).
Dalla parte del Milan c’è il parere positivo al trasferimento dell’ivoriano, già comunicato a Galliani e al suo emissario. Collegato a Drobga, il destino di Borriello, che può rientrare a Milanello a patto che non ci sia in arrivo un grande nome. Pato può colmare le altre lacune, specie il Pato del quale, secondo Ancelotti, i tifosi del Milan fin qui hanno potuto apprezzare appena «il 20% del potenziale». Da definire con La Porta, presidente del Barcellona, l’acquisto di Zambrotta: l’interessato è già d’accordo, il club azulgrana pure. Bisogna solo aspettare i tempi maturi per l’annuncio, dietro il quale ci sono le partenze di Cafu e Serginho e l’addio a Maldini, incertezza su Favalli.
«Oggi non si gioca più in 11 contro 11. Oggi si gioca in 25 contro 25»: la frase simbolo di Gattuso dimostra che anche dentro il gruppo storico del Milan c’è la consapevolezza di migliorare la cifra tecnica rossonera, delle 14 riserve più che degli 11 titolari. Eliminando dall’elenco gli insoddisfatti, quelli che giocano poco e si lamentano, come Simic o Gourcuff. Da segnalare l’intenzione di tornare a caccia dei «parametro zero» che diedero vita all’inizio del ciclo (Simic, Seedorf, Pirlo, etc.). Tra questi, il nome a sorpresa spuntato nelle ultime ore e segnalato a Braida è quello del francese Flamini, uno dei pilastri dell’attuale Arsenal e nei giorni scorsi accostato alla Juventus.

Silvio Berlusconi, il presidente, interpellato nel cuore della notte dopo la cena in zona Cinque giornate, si conferma legato sentimentalmente al passato. Questione di cuore e anche di cifre da spendere. «Per Ronaldo siamo in lutto, a Sheva sono affezionato» ripete. Ma pensare di puntellare il Milan con quei due è impensabile.

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