Qualcuno lo ha già definito il "decennio d’oro" e probabilmente è vero. Il Brasile, entrato nel ristretto club dei Paesi "Bric" che spingono l’economia mondiale, pensa in grande da qui al 2020. Ed anche il turismo vola, macina arrivi e presenze record e punta le carte su due eventi mondiali come la Fifa World Cup 2014 e le Olimpiadi 2016 a Rio de Janeiro (assieme ai giochi Paralimpici) che saranno un richiamo e un volano per il Paese del samba, del carnevale, delle spiagge e della natura senza confini ma anche di un’industria in pieno sviluppo.
Il turismo è al centro delle strategie legate a Coppa del Mondo e Olimpiadi, la grande scommessa per il futuro alla quale sta lavorando Embratur, l’Ente brasiliano per il turismo, come ha dimostrato anche con la sua presenza alla Bit, la Borsa internazionale del turismo di Milano e poi all’Itb, la Borsa del turismo di Berlino. "Mondiali di calcio e Olimpiadi per noi sono due eventi chiave – spiega Marcelo Pedroso, direttore dei mercati internazionali di Embratur – e sono al centro di un grande progetto–immagine che presenta la destinazione Brasile come Paese Continente in grado di offrire offerte diverse all’interno di un unico viaggio di scoperta. Una vacanza fatta di un cocktail di offerte che va dalle spiagge alle città, dalla natura alla cultura e che fa delle sue diversità (pensiamo al Nordeste o all’Amazzonia, al Pantanal, alla storia, alla cultura e alla musica, qualcosa di veramente unico. Ma che propone altri temi: come quello della modernità di un Paese proiettato verso il futuro: industria, alta tecnologia, agroalimentare e soprattutto creatività. Ed è quindi anche una meta importante per i viaggi d’affari, in crescita come lo è anche il turismo congressuale".
Così, la doppia operazione Mondiali di calcio – Olimpiadi impegna l’intero sistema paese in uno sforzo imponente. Che ha al centro la realizzazione di grandi opere, infrastrutture e soprattutto mette al centro l’industria turistica considerata uno dei cardini della crescita economica brasiliana. Investimenti imponenti con importanti ricadute sull’occupazione che interessano, aggiunge Marcelo Pedroso, "aeroporti, porti, stadi, hotel, mobilità urbana".
Le cifre sono eloquenti. Nel 2011 il Brasile ha registrato un’affluenza superiore all’obiettivo di 5,4 milioni di turisti stranieri, un record (nel 2010 erano stati 5,1 milioni) e l’obiettivo ambizioso è quello di arrivare a 10 milioni di visitatori internazionali nel 2020. Con quel che ne consegue in termini di entrate valutarie, visto che nel 2011, nonostante la crisi internazionale, i turisti hanno speso oltre 6,7 miliardi di dollari (5,1 miliardi di euro). Oltre le previsioni e le aspettative, sottolineano con soddisfazione da Embratur: il 14,4% in più rispetto al 2010.
Secondo i dati del World Travel & Tourism Council, il comparto rappresenta il 3,3% del Pil brasiliano, pari a 55,7 miliardi di euro. E nel 2021 sarà del 3,6%, pari a quasi 90 miliardi di euro. Questo per le attività dirette, se si considera anche l’indotto, l’impatto sul Pil balzerà dal 9,1% del 2011 al 9,5% del 2021. E se gli arrivi internazionali vedono in testa i turisti provenienti dalla vicina Argentina e dagli Stati Uniti, "al terzo posto viene l’Italia – aggiunge ancora Pedroso – con circa 250mila arrivi sia per vacanza che per business e congressi, un mercato che per noi continua ad essere importante, come dimostra la nostra presenza alla Bit per presentare l’offerta agli operatori turistici: non solo mete e tour classici e nuovi, ma anche pacchetti legati ai grandi eventi".
Così, sognando il "football stellare", turisti di tutto il mondo fra stadi, spiagge, itinerari di scoperta naturalistici, musica, saudade e dolce vita carioca, la "macchina" si è messa in moto. Per gli aeroporti che devono collegare le 12 città che ospiteranno la Coppa del Mondo sono previsti investimenti per 2,8 miliardi euro e a questi scali si aggiunge anche quello di Campinas, mentre per gli alberghi il piano prevede la costruzione di 324 nuove strutture ricettive con oltre 55mila camere (10mila solo a Rio) e un investimento che sfiora i 4 miliardi di euro. Il mega-piano destina in tutto oltre 24 miliardi di reais e interessa anche sette porti e le infrastrutture per la mobilità urbana nelle 12 città della Coppa del Mondo e nella Rio olimpica.
Conclude, sorridendo, con una battuta, Marcelo Pedroso: "Come recita il nostro nuovo colorato logo, il Brasile vuol continuare a essere una meta turistica 'sensazionale', perché ha tutto per esserlo veramente".Per saperne di più: www.braziltour.com
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