Il Brasile supera Londra nella sfida delle economie

Dopo aver battuto Gran Bretagna e Italia sul campo di calcio, il Brasile ha sconfitto Londra e Roma anche nel mondo degli affari. Lo Stato latino americano - stando a una ricerca condotta dal Centre for Economics and business research (Cebr) - ha infatti sorpassato il Regno Unito nella classifica delle nazioni più ricche del mondo, raggiungendo il sesto posto per Pil, dietro Stati Uniti, Cina, Giappone, Germania e Francia. L’Italia rimane all’ottavo posto, come nel 2010 davanti a Russia e India. «La nostra classifica mostra come stia cambiando la mappa economica del mondo, con Paesi asiatici e produttori di materie prime che danno la scalata ai primi posti e l’Europa che resta indietro», ha detto il direttore dell’istituto britannico Douglas McWilliams.
La Gran Bretagna è stata la quarta potenza economica del mondo per la gran parte del governo di Tony Blair, ma nel 2006 è stata superata dalla Cina. Secondo la proiezione del Cebr nel 2020 la classifica resterà immutata ai primi tre gradini del podio (Usa, Cina, Giappone), ma la Russia salirà al quarto posto, seguita dall’India e dal Brasile; la Germania scenderà al settimo posto e la Gran Bretagna all’ottavo. Francia e Italia chiuderanno la top ten.
La forza dell’economia brasiliana si fa intanto sentire anche su un altro e inedito fronte: i gruppi locali sono partiti alla conquista delle imprese straniere presenti nel Paese. Il totale delle operazioni di acquisto delle imprese americane ed europee presenti in Brasile è già pari a 27,5 miliardi di dollari. Uno studio conferma che il fenomeno, iniziato nel 2008, è il risultato della crisi economica che colpisce in particolare Ue e Usa.

Le società che hanno dovuto cedere il controllo ai brasiliani sono soprattutto quelle americane, per un valore complessivo di 17 miliardi di dollari. Gli altri due Stati più «colpiti» sono la Spagna e il Portogallo, per un totale di 6,7 miliardi di dollari.

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