Ci siamo. La Brebemi, l’autostrada che collegherà Brescia, Bergamo e Milano, vede finalmente la luce. Ci si lascia alle spalle anni di burocrazia, intoppi, liti e riunioni fiume. E si passa ai fatti. Oggi sarà infatti posata la prima pietra: un gesto simbolico che dà il via ai tanto attesi cantieri. Il quartier generale dei lavori sarà a Treviglio. Entro il 2012 la Lombardia avrà la sua agognata autostrada e metterà la parola fine a una telenovela durata anni. Ieri, in corner, è arrivato il via libera definitivo della Corte dei Conti che ha registrato la delibera del Cipe. Ora si può procedere, senza altri colpi di scena.
I lavori cominceranno a Urago d’Oglio, in provincia di Brescia, e proprio lì stamattina si riuniranno tutti quelli che hanno lottato per avere il nuovo collegamento. Ci sarà il premier Silvio Berlusconi, il ministro alle Infrastrutture Altero Matteoli, il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, l’assessore alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo, il sindaco Letizia Moratti, il presidente di Anas Pietro Ciucci e il presidente di Intesa San Paolo Giovanni Bazoli. L’autostrada, che costerà 1,6 miliardi, sarà interamente finanziata in project financing, senza toccare nemmeno un euro delle casse dello Stato.
«La Regione Lombardia ha creduto fin dall’inizio nella Brebemi - spiega il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni - impegnandosi in un’opera intensa di regia, di incontri con il governo e gli enti locali per raggiungere il massimo del consenso. Un metodo, questo, che ha dimostrato di garantire la certezza della realizzazione delle opere di cui il territorio lombardo ha bisogno». La Brebemi, che collegherà la nuova tangenziale esterna di Milano (attraverso la barriera di Liscate) alla città di Brescia, ha l'obiettivo di alleggerire il traffico ed eviterà che tir e camion passino nei centri abitati, come accade ora. Lo studio di traffico messo a punto per il progetto definitivo dimostra che la nuova autostrada sarà attraversata, mediamente lungo tutto l'asse, da flussi giornalieri di traffico pari a circa 40mila veicoli all'apertura e quasi 60mila auto quando sarà a regime. Tradotto in tempo risparmiato, vuol dire che gli automobilisti, i camionisti e i pendolari eviteranno di trascorrere in mezzo al traffico qualcosa come 6,8 milioni di ore all’anno. E ci metteranno un terzo del tempo che ci mettono ora per spostarsi.
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