Brebemi, si fa strada: pronti 240 milioni per pagare gli espropri

A 250 agricoltori saranno sottratti 495 ettari di terra. Coldiretti: «Ci diano anche aree attrezzate per i mezzi»

di Franco Tosoni

Firmato il protocollo d’intesa, gli agricoltori tirano un respiro di sollievo. L’indennizzo non sarà solo una promessa, come avvenuto purtroppo in passato con le vicende della statale 11 nel bresciano, con Brebemi, l’autostrada che collegherà Brescia a Milano passando per la Bassa bergamasca, si cerca di cambiare completamente musica. Considerando poi lo stanziamento di 240 milioni di euro già previsto per gli indennizzi, il protocollo parla chiaro e definisce i criteri di valutazione condivisi e le procedure semplificate per chi dovrà subire un esproprio del proprio terreno agricolo a causa del passaggio della Brebemi. Ieri a firmare l’impegno sono stati gli assessori regionali alle Infrastrutture e Mobilità e all’Agricoltura, Raffaele Cattaneo e Luca Daniel Ferrazzi, insieme ai rappresentanti delle organizzazione di categoria agricole e i proprietari fondiari.
«Abbiamo voluto sottoscrivere questo protocollo con le organizzazioni di categoria - afferma l’assessore Cattaneo -, perché convinti della bontà del metodo di lavoro che abbiamo portato avanti in questi anni: non un commissario che impone le decisioni facendole calare dall’alto, ma il confronto con il territorio per condividere il più possibile le soluzioni da intraprendere. Tanto che più che di espropri è più corretto parlare di acquisizioni concordate a prezzi di mercato. Velocizzare i tempi di indennizzo e semplificare le procedure, riducendo i margini di interpretabilità delle norme in vigore, non può che incentivare lo spirito di collaborazione per la realizzazione del bene comune».
Le procedure espropriative lungo l’asse dei 62 chilometri del tracciato della Brebemi interessano un totale di 495 ettari e circa 2.000 aziende, l’80% delle quali sono agricole, di cui 250 interessate direttamente, mentre 1.170 si trovano all’interno di una fascia di due chilometri dall’asse autostradale. Il protocollo prevede l’indennizzo a favore di chi subisce un esproprio totale o parziale della propria azienda, ma anche a chi, pur non subendo l’esproprio, subisce un danno dalla realizzazione dell’infrastruttura. Brebemi si impegnerà quindi garantire che l’impresa affidataria dei lavori provveda, compatibilmente con le esigenze di sicurezza dei cantieri, a effettuare quanto possibile per consentire l’irrigazione e lo scolo di terreni, nonché il transito dei soli mezzi agricoli e, alla fine dei lavori, al ripristino di canali irrigui, tubazioni e strade. Oltre all’impegno delle istituzioni nel rispetto del protocollo, anche le associazioni agricole di categoria giocheranno un ruolo importante in questa partita. Saranno proprio loro a garantire uno sportello di consulenza agli espropriati associati per seguire le pratiche di indennizzo.
Tuttavia, con Brebemi, l’agricoltura lombarda si trova davanti a una sfida importante: «Il disagio per l’agricoltura c’è e si vede.

Per questo bisogna mettere in campo degli strumenti che soddisfino gli imprenditori agricoli delle fasce interessate dalle grandi opere e li spronino a investire ancora in queste zone, attraverso la predisposizione di aree attrezzate a ridosso degli svincoli autostradali per la promozione e la vendita dei prodotti locali - spiega Coldiretti Lombardia -. Solo così per si potrà realizzare uno scenario che veda le imprese agricole pienamente produttive in tutte quelle fasce di territorio interessate dalle infrastrutture lombarde».

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