La sua vita è cambiata come la sua terra, la ex Jugoslavia, ma Goran Bregovic non rinuncia al suo ruolo di viaggiatore di suoni apolide, seppur ben radicato nella musica popolare balcanica. Il suo è un folk (termine da prendere con le molle) che gioca più sullemozionalità che sulla cura delle linee armonico-melodiche. In Italia (dove cala molto spesso) ha un pubblico fedelissimo, come dimostra il concerto di martedì scorso al Palasharp perché lui è un trascinatore. Ha appena pubblicato un cd dedicato alla Karmen ma, da uomo non abituato alle logiche commerciali, ripropone (con la sua rumorosa band) pagine del glorioso Tales & Songs From Weddings and Funerals insieme a vecchi classici del suo repertorio come Ringe Ringe Raja e In the Death Car.
E così si racconta (appunto quando suonava ai matrimoni e ai funerali) attraverso momenti giocosi e teneramente melanconici, cavalcate sabbatiche e pause di autentico dolore, pennellate romantiche e immagini crudamente realiste. Una vita in musica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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