Brembo più forte in Cina A Nanchino il «polo integrato»

Brembo più forte in Cina A Nanchino il «polo integrato»

Il gruppo Brembo, il leader nella produzione di impianti frenanti, ha annunciato ieri l’acquisizione di una fonderia in Cina, per un valore di 8,5 milioni di euro. Nello stabilimento, ceduto dalla Donghua Automotive Industrial (ex Nanjing automobile group corporation), che è il socio cinese ormai consolidato del gruppo bergamasco, saranno investiti altri 20 milioni fino al 2014 (più 20 milioni nella joint venture).
La notizia dell’operazione acquista una luce industriale molto più significativa se inquadrata nella complessiva strategia di Brembo in Cina; Paese nel quale il gruppo di Alberto Bombassei è presente dal 2000, e che dall’inizio di quest’anno si contende con gli Stati Uniti - con continui sorpassi reciproci - il primato mondiale nel mercato dell’automobile. Solo nel mese di ottobre, per fare un esempio eloquente, la produzione cinese di auto è cresciuta dell’86% sull’ottobre 2008, le vendite del 75%; nei primi dieci mesi del 2009 l’incremento delle vendite è del 45% (42% la produzione). Numeri sufficienti a dimostrare che la presenza in Cina ha prospettive senza confronti.
La fonderia appena acquistata al 100% dalla Brembo ha un forte ruolo industriale, perché va a completare l’integrazione del polo produttivo di Nanchino, nel quale il gruppo italiano ora potrà svolgere in proprio tutte le fasi, dalle forme grezze, alle lavorazioni più tecnologiche degli impianti frenanti. Queste ultime fasi sono già svolte in Cina da anni: nel 2000 esordirono con una società nella quale Brembo possedeva il 25%, mentre la maggioranza era della Nanjing automobile group corporation; nel 2008 la Brembo passò al 70%. Oggi la filiale cinese di Brembo ha circa 300 dipendenti e fattura 22 milioni di euro, con un risultato operativo positivo. Grazie all’estensione dell’attività, conta di triplicare la produzione di dischi e pinze freno entro il 2013.


I principali clienti sono le grandi marche internazionali presenti con propri impianti produttivi in Cina. Vale a dire Bmw, Daimler, Vw, Volvo, Iveco, Mg, Mitsubishi (quest’ultima dal 2010). Oltre, naturalmente, al primo gruppo locale nel settore automobilistico, la Saic, che controlla Donghua, il partner cinese di Brembo.

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