Roma

In breve

«Magno cum gaudio».
È ripartita al ristorante Cacciani di Frascati la stagione di «Magno cum gaudio. Invito a cena con diletto», ciclo di appuntamenti mensili a tema all’insegna della buona tavola e della buona compagnia che la scorsa stagione ha riscosso un grande successo tra i gourmet dei Castelli e di Roma. Il via sabato scorso con una cena autunnale accompagnata dagli straordinari vini della Berlucchi. I prossimi appuntamenti di «Magno cum gaudio» vedranno protagonisti il vino Sfursat 5 Stelle di Nino Negri, la cucina del quinto quarto e il pesce di bottega.
Cucina romana a NY.
La cucina romana ha sbancato la Grande Mela. Si è tenuta nei giorni scorsi la terza edizione della Settimana della Cucina Romana a New York, promossa dall’assessorato alle Politiche del Commercio del Comune di Roma per promuovere Roma e il suo territorio attraverso le sue prelibatezze eno-gastronomiche. La cucina romana è stata ospite di cinque tra i migliori ristoranti della Grande Mela: il Four Season Restaurant, il San Domenico NY, l’Union Square Café, il Tribeca Grill e la Lupa, dove è stato presentato un menù degustazione di cucina romana studiato per l’occasione dallo chef Salvatore Tassa, delle «Colline ciociare» di Acuto. Sommelier della settimana è stato Ian D’Agata, direttore dell’International Wine Accademy of Rome.
Una cucina da... Sultano.
Una cucina siciliana barocca. È la definizione che Ciccio Sultano, chef del ristorante Il Duomo di Ragusa e astro nascente dell’haute cuisine italiana, dà del suo lavoro. lavoro che è il protagonista del libro «Ciccio Sultano. La mia cucina siciliana» (Gambero Rosso editore, 232 pagine, prezzo euro 22), presentato nei giorni scorsi alla Città del Gusto. Il libro è uno scoppiettante percorso nei sapori di Sicilia interpretati da uno chef giovane e dalla prorompente personalità, la cui idea di cucina è fatta di freschezza e ricchezza. Testo introduttivo di Stefano Polacchi.
Sapori dell’altra Campania.
Formaggio pecorino, soppressata, salsiccia rustica, pane di semola di grano duro, olio extravergine d’oliva, miele di castagno, mela Annurca, dolci di castagne, Aglianico doc, Fiano di Avellino docg, Greco di Tufo docg. Sono le delizie della Campania meno conosciuta, quella delle province di Benevento e Avellino, i cui prodotti sono stati presentati nei giorni scorsi all’associazione della Stampa estera di Roma dal Gal (Gruppo di azione locale) Partenio-Taburno Valle Caudina, che ha deciso di estendere alle aziende agroalimentari la «Carta della Qualità», ideata per il settore turistico e accolta dagli operatori di tale settore con particolare entusiasmo.

Alla presentazione sono intervenuti tra gli altri, oltre al presidente del Gale e al suo coordinatore, Giovanni Pignatelli della Leonessa e Maurizio Reveruzzi, anche Andrea Cozzolino, assessore all’Agricoltura e alle Attività Produttive Regione Campania, l’enologo Angelo Antonio Pizzi, la nutrizionista Rosa Abate e lo storico dell’alimentazione Riccardo Valli.

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