Finalmente qualcuno gliel'ha gridato in faccia. Era ora. Brigitte Macron, "premier dame" francese, ha detto a un gruppo di femministe indiavolate, che contestavano e ingiuriavano un attore, quello che è giusto dire a queste persone: "brutte stronze". Infischiandosene del "politicamente corretto" e ispirandosi al "ragionevolmente giusto".
È successo in uno dei Music Hall più famosi del mondo, le Folies Bergère, a Parigi. Luogo di culto, splendente dai tempi della Belle Époque. Che ha ospitato personaggi del calibro di Maurice Chevalier, Jean Gabin, Charlie Chaplin, e che era frequentato da grandi artisti come Monet e Toulouse Lautrec.
L'altro giorno al Folies Bergère si esibiva un attore francese, cinquantenne, che si chiama Ary Abittan, ed è soprattutto un comico. Un bell'uomo, un tipo allegro, che quattro anni fa fu accusato da una ragazza di avere abusato di lei. Indagini, inchiesta, assoluzione. La magistratura stabilì che Ary non aveva abusato di nessuno. Innocente.
Beh, sabato un gruppo agguerrito di femministe parigine, che si fa chiamare "Nous Toutes" si è presentato in teatro, erano tutte mascherate da Abittan e mostravano la scritta "violentatore". Strillando e agitandosi hanno interrotto lo spettacolo. Domenica sono tornate e hanno preso posto in platea.
E qui il colpo di scena che ci dà qualche speranza per il futuro. La signora Brigitte, moglie di Macron, prima donna di Francia è andata nel camerino di Ary per incoraggiarlo e sostenerlo. E siccome Ary le ha spiegato che aveva paura, Brigitte ha abbandonato l'aplomb istituzionale e ha gridato: "Sales connes", che tradotto in italiano vuol dire proprio "brutte stronze". La signora Macron ha detto, testualmente: "Se quelle brutte stronze ti contestano le butteremo fuori".
Un sito ha pubblicato il video con Brigitte Macron che apostrofava le femministe dicendo loro quello che ognuna di noi avrebbe voluto dirle, e si è scatenata subito la polemica. Altri gruppi femministi sono accorsi a difesa delle "stronze", hanno attaccato la signora Macron, hanno detto che il suo linguaggio spiega la sua natura politica triviale e robe simili.
Ora diciamo le cose semplici semplici. Cosa è successo? Che un gruppo di donne ha diffamato e ingiuriato un innocente, dandogli del violentatore mentre è accertato che Abittan non ha violentato nessuno. Viene quasi quasi nostalgia delle vecchie femministe, che erano ribelli ma libertarie. Queste loro nipotine forcaiole sono davvero la pessima copia ingiallita di quei movimenti. E la moglie di Macron, coraggiosamente, si è esposta per difendere la vittima di un linciaggio. Ne avessimo tante di donne coraggiose come lei. E magari tutte noi potremmo cominciare a dire pane al pane, e a rivolgerci alle femministe con le parole giuste, come ha fatto Brigitte.
Mi torna in mente una frase icastica
pronunciata dal vecchio Gianfranco Funari, ve lo ricordate? Pochi personaggi televisivi sono stati meno ipocriti e sinceri di lui. Disse Funari: "Se uno è stronzo, è stronzo... Non devi dirgli stupidino, si crea delle illusioni".