Brignole, un giorno di ordinaria follia

Il fratello del 45enne è stato denunciato per la mancata custodia delle armi

Brignole, un giorno di ordinaria follia

(...) nei panni di un impiegato che, in preda ad un raptus, impugna un mitra e semina terrore e morte in città. Solo che R.Z., genovese di 45 anni, con evidenti problemi di nervi, non era dentro una fiction, ma nella realtà di tutti i giorni e camminava nel centro di Genova, tra passanti atterriti. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, nel primo pomeriggio di martedì l’uomo è uscito dalla sua abitazione di Genova San Fruttuoso, tra le mani aveva un fucile da caccia e si è diretto verso la stazione ferroviaria di Brignole. Tra i passanti e gli automobilisti scoppiato il panico. Il centralino del 113 è stato preso d’assalto con decine di chiamate. Così, non appena è arrivato nell’atrio della stazione, in quel momento affollato da pendolari e turisti in transito, l’uomo con il fucile è stato avvicinato e seguito da una pattuglia della Polfer. Gli agenti, non lo fermano subito per evitare gesti inconsulti e garantire la sicurezza dei civili. Intanto l’uomo armato è entrato nel bar-tavolacalda dove ci sono una ventina di avventori. Non visti da R.Z. anche i poliziotti sono entrati nel locale e a cenni hanno invitato le persone ad uscire. Quando nel bar non ci sono stati più clienti gli agenti hanno fermato e disarmato l’uomo che non ha opposto resistenza. Il fucile, come sarà appurato dopo, risulta scarico e R.Z. da subito è apparso in stato confusionale. Il 118 ha trasportato il 45enne nel reparto di psichiatria dell’ospedale San Martino. L’uomo non ha spiegato il motivo della sua «passeggiata a mano armata», ma ha detto alla polizia di avere altre armi, spiegando di averle ereditate dal padre assieme al fratello. È seguita una perquisizione nella casa di famiglia. Nell’alloggio i poliziotti hanno trovato altri quattro fucili da caccia, una carabina, due chili di polvere da sparo e una sessantina di cartucce. Tutto materiale registrato e regolarmente detenuto, ma in modo non adeguato, tanto che il fratello di R.Z., che abita in un appartamento vicino, è stato denunciato per omessa custodia di armi. «Non è l’unico episodio avvenuto in Liguria e che ha registrato un uso pericoloso e vietato di armi da fuoco. Ad Imperia un ragazzo di 19 anni è stato denunciato perché se ne andava in giro per la città con un caricatore da mitragliatrice a tracolla. Il giovane usava l’accessorio militare come fosse un capo d’abbigliamento. La polizia lo ha denunciato per detenzione di parti di arma da guerra.

Nel caricatore erano inserite anche alcune cartucce da cui, però, il giovane aveva tolto la polvere da sparo. Un particolare che non gli ha evitato la denuncia. Sono in corso accertamenti per risalire alla provenienza del caricatore.

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