Via Brisa, l’Impero romano diventa regno del degrado

Uno scenario desolante a due passi dal centro. Sacchi della spazzatura abbandonati sotto i cestini stracolmi, centinaia di mozziconi per terra, erbacce e degrado fanno bella mostra di sé proprio sotto la lapide che commemora l’editto di Costantino. E a due passi dal sito archeologico del Palazzo Imperiale, costruito da Massimiano nel IV secolo a.C. e indicato in tutte le guide turistiche come una delle testimonianze della Milano romana. In stridente contrasto con i fasti del passato glorioso della nostra città, la testimonianza impietosa del presente. Via Brisa, una viuzza lunga meno di un centinaio di metri che collega corso Magenta con via Morigi. Il degrado regna sovrano. Accanto alle recinzioni degli scavi archeologici infatti un fazzoletto di verde - o meglio di erbacce ingiallite e selvagge, nasconde spazzatura di ogni genere, escrementi animali ma non solo, puzza e qualche gatto randagio. Ma la vista non migliora andando più avanti: il parcheggio custodito, che Atm ha dato in gestione ai privati, è delimitato da transenne arrugginite, cementate in fioriere rotte e sbeccate. «Inutile dire che chiunque passi accanto rischia di farsi male - commenta amareggiato Costantino Volpe, residente in via Brisa 3. Inoltre la via è molto stretta e manca il marciapiede: le mamme che accompagnano i bambini a scuola sono costrette ogni mattina a fare lo slalom tra le macchine e i tubi arrugginiti. Cosa ci vuole a sostituirli? È questa la Milano dell’Expo? Sono due anni che scrivo all’assessorato al Decoro urbano per segnalare la situazione - continua Volpe - ma con scarsi risultati». Inutile dire che a degrado si aggiunge degrado e che le fioriere rotte hanno sostituito, con il tempo, gli scarsi cestini della spazzatura...
Secondo la relazione di Amsa del 10 aprile 2007, però: «via Brisa si trova in buone condizioni e con un numero sufficiente di cestini. Nel parcheggio custodito con transenne deteriorate, Amsa non è autorizzata a intervenire».
L’assessore all’Arredo urbano Maurizio Cadeo, però, ricorda che Amsa ha da poco aperto un bando per l’acquisto di 30mila nuovi cestini per la spazzatura, di quelli quadrati e più capienti, per un investimento di 2,5 milioni di euro. «Il parcheggio - spiega Cadeo - è dato da Atm in gestione ai privati, per questo Amsa non può intervenire, nonostante abbia già sollecitato la polizia locale per avere l’autorizzazione. Sono consapevole che la situazione sia intollerabile, per questo farò al più presto un’azione di forza per permettere ad Amsa di eliminare i tubi arrugginiti e le fioriere rotte.

È ora di cambiare registro: ho deciso di istituire un nucleo di controllo sulla pulizia, sul verde e sul decoro che farà capo direttamente a me, in modo che possa avere realmente il polso della situazione».
Dulcis in fundo: sembra che il Comune abbia in cantiere un progetto per la sistemazione della via e dell’area verde. A quando la realizzazione?

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