Cernobbio - Il governo non ha "alcuna
preoccupazione" per le conseguenze occupazionali della crisi
economica nei prossimi mesi, perchè ci sono gli ammortizzatori
sociali che funzioneranno fino alla ripresa del mercato del
lavoro. Lo ha affermato il ministro della Funzione pubblica,
Renato Brunetta, dopo l’allarme sull’occupazione lanciato dal
presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. "Non vedo alcuna
preoccupazione da questo punto di vista", ha detto Brunetta al
workshop Ambrosetti, perchè l’andamento negativo del mercato del
lavoro "era ampiamente previsto" e "abbiamo ammortizzatori
sufficienti, strutturati, che coprono la stragrande maggioranza,
se non la totalità, dei lavoratori dipendenti".
"Abbiamo ammortizzatori sufficienti" "La reattività dell’occupazione
all’andamento del Pil - ha spiegato Brunetta - è vischiosa ed è
ritardata di 6 mesi: quando le cose vanno bene l’occupazione
reagisce positivamente sei mesi dopo, quando le cose vanno male
reagisce negativamente sei mesi dopo. Quindi, mentre oggi
possiamo vedere la svolta per il Pil, adesso dobbiamo subire i
contraccolpi sull’occupazione che sono propri dell’andamento del
Pil di sei mesi fa". "Per cui - ha sottolineato il ministro - tutto questo era
ampiamente previsto e a questo ritardo dell’occupazione
normalmente si risponde con gli ammortizzatori sociali. Abbiamo
ammortizzatori sufficienti, strutturati, che coprono la
stragrande maggioranza, se non la totalità, dei lavoratori
dipendenti. Abbiamo ancora alcune correzioni da fare per alcune
tipologie ibride di lavoratori (cococo e così via) - ha aggiunto
- ma la stragrande maggioranza dei dipendenti è coperta dagli
ammortizzatori sociali, che sono più che sufficienti dal punto di
vista finanziario a coprire anche questa coda ritardata".
"Nessuna preoccupazione" "Quindi - ha concluso Brunetta - non vedo alcuna preoccupazione
da questo punto di vista: mentre possiamo vedere la fine del
tunnel per quanto riguarda il reddito, la fine del tunnel per
l’occupazione la vedremo probabilmente all’inizio del 2010,
ancorchè, tra l’altro, i ricorsi alla cassa integrazione
continuano a decrescere, segnale che la svolta c’è stata".
Tremonti: "Risorse sufficienti" Le risorse pubbliche per fronteggiare la crisi dell’occupazione "sono assolutamente sufficienti". Lo ha detto il ministro giulio Tremonti. "Per noi la questione del lavoro è fondamentale, dal punto di vista delle risorse a disposizione non c’è un problema di fondi pubblici".
D'Alema: disoccupazione problema europeo Ci sono dei lievi segnali positivi, ma con la crisi attuale resta il problema enorme dell’occupazione, secondo l’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema che oggi era a Cernobbio dove, in videoconferenza, ha parlato della questione anche il capo dello Stato Giorgio Napolitano. "Credo che la crisi, anche se ci sono segnali positivi che dobbiamo apprezzare ma che molto dipendono dall’azione dei governi, lasci aperti - ha detto - problemi enormi soprattutto quello dell’occupazione". Secondo D’Alema infatti "cresce la disoccupazione", soprattutto "delle persone di cinquant’anni che difficilmente troveranno un altro lavoro". Si tratta, per l’esponente del Pd, di un problema "gravissimo", di una "grande emergenza europea che si pone anche in Italia".
E per questo D’Alema considera essenziale una azione coordinata dei diversi governi: "Occorrono politiche fiscali a favore dell’occupazione che incoraggino la creazione di lavoro - ha sottolineato - politiche di assistenza alla disoccupazione perchè non possiamo lasciare le famiglie senza reddito e le persone senza speranza"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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