Bruno Munari, 100 anni di design «made in Italy»

Danese, il brand che ha contribuito in maniera sostanziale a scrivere la storia del design «Made in Italy» e portarne avanti nell'oggi valori e significati, festeggia 100 anni dalla nascita di Bruno Munari partecipando da protagonista a numerose iniziative dedicate al famoso artista: Roma, Milano e Tokio ne sono le sedi. A Roma c'è stata, alla Festa Internazionale del Cinema, la presentazione di un video di Mimmo Palladino con l'utilizzo di alcune creazioni del designer, dai primi di Novembre alla Biblioteca Marconi è esposta una selezione delle sue opere, e fino al primo dicembre le Biblioteche di Roma organizzano una serie di mostre sul suo lavoro.
A Milano la Rotonda della Besana ospita fino al 10 febbraio una grande mostra antologica con ben 200 sue creazioni. La Triennale di Milano, nella sua sede di Tokio, con la collaborazione della Galleria del Design e dell'arredamento di Cantù, mette in mostra pezzi unici di grande pregio, opere in tiratura, volumi e oggetti di produzione seriale, come Falkland, Cipro, Lampada Esagonale. Bruno Munari, nacque a Milano nel 1907, e fin da giovane espose lavori utilizzando, contemporaneamente, tecniche e modi molto diversi tra loro: dalla poesia alla fotografia, dall'illustrazione al giornalismo. Dei primi anni '30 sono le sue «Macchine inutili e la Macchina aerea», nel dopoguerra crea giochi per bambini e solo alla fine degli anni '50 incontra Danese, dando vita ad oggetti per la casa. Sul primo catalogo compaiono il posacenere cubico, le sculture da viaggio, la serigrafia Carta della Luna e l'ABC componibile per bambini. Nasce così con Munari la nuova figura dell'artista-designer, e il critico Guido Ballo sottolineò come da questa collaborazione si realizzò, per la prima volta, la produzione dei famosi «multipli». Bruno Munari è ancora ben presente quando si parla di design: molte sue creazioni hanno fatto epoca e scuola al tempo stesso, e si vendono ancora oggi.

Testimonianza di poesia e di buon gusto.

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