Bruscolotti: «E io invece faccio un salto sulla luna»

Giuseppe Bruscolotti, detto ’O palo e fierro, non si sa se per la sua prestanza fisica o per la sua naturale permanza a difesa della rete, è stato capitano del Napoli per una vita. Nessuno riusciva mai a strappargli la fascia finché un giorno è arrivato Diego Armando Maradona e lui, da vero signore, gliel’ha messa al braccio. Un pezzo di cuore di Napoli.
Ma come mai la squadra si è ridotta all’ultima giornata?
«Ridotta mi sembra un termine forte, ma sono d’accordo che non doveva finire così, e poi proprio contro il Genoa che fu l’unica squadra a ospitarci quando a Napoli scoppiò il colera e noi dovevamo stare lontani dalla città. Ci invitarono e giocammo un’amichevole contro il Genoa che alla fine ci regalò una bella medaglia con sopra il grifone».
In serie B è stato una star, in A cosa sarà?
«Dipende dai programmi della società, aspettiamo che poi porta sfortuna... anche se la scaramanzia non porta in serie A».
E quanto tempo ci resta prima di retrocedere?
«Mamma mia che brutta parola... dipende dai programmi, aspettiamo ma può starci tanto se la società fa un buon programma».
Quanti giocatori deve comprare per potenziarsi?
«Nessuno deve farsi illusioni, ma Napoli ha un acquisto sempre caldo, la sua tifoseria, una potenzialità che non ha nessuna altra città».


Reja è un allenatore di serie A?
«Come si può discutere un uomo che ha raggiunto simili risultati? Il gioco non piace? Alla domenica ci si vuole divertire, ma poi per il resto della settimana si legge la classifica».
Quale sacrificio sarebbe disposto a fare per il suo Napoli in serie A?
«Io me ne sto buono buono, e non voglio rinunciare a niente. Ma se viene promosso vado a trovare la luna».

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