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Brutte sorprese La Bonino si «accorge» di avere in lista una manager imputata

RomaSotto processo per concussione. Nel listino di Emma Bonino ci sono soltanto quindici nomi compreso il suo e in caso di vittoria della radicale hanno tutti il posto assicurato. Tra loro pure una candidata rinviata a giudizio con l’accusa di concussione. Un piccolo particolare che nessuno si è preoccupato di segnalare all’aspirante governatrice che comunque non ha neppure lei sentito il bisogno di verificare personalmente il curriculum dei candidati del suo listino. Sembra che la Bonino abbia sottoposto i suoi a una feroce lavata di capo accusandoli di non averla avvertita. Ma scoprire lo scheletro nell’armadio non era complicato.
Basta digitare in un qualsiasi motore di ricerca il nome in questione, Marinella D’Innocenzo, per venire a sapere che era stata denunciata quando era direttore generale dell’ospedale Sant’Anna-Regina Margherita di Torino. Era stato l’ex direttore sanitario, Ettore Rossi, a segnalare alle autorità di aver subito intimidazioni da parte della D’Innocenzo che lo avrebbe minacciato di licenziamento se non avesse approvato la nomina di una dottoressa a capo del dipartimento oncologico. Circostanze sempre negate dalla D’Innocenzo ma ritenute credibili dai magistrati che hanno chiesto il rinvio a giudizio dell’ex direttore generale con l’accusa di concussione.
Ma non è questa l’unica nota negativa che emerge dal suo passato. Il suo piano di riorganizzazione di quella struttura sanitaria venne impietosamente bocciato dalla giunta regionale. La D’Innocenzo approdò a Roma come direttore generale dell’Ares 118 per decreto firmato dall’ex governatore, Piero Marrazzo.

Scelta molto criticata dal centrodestra che definì la sua una nomina tutta politica in odore «veltroniano».

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