«Brutto negro» e giù botte Naziskin rompono il braccio a un giovane peruviano

Capelli rasati e giubbotti, due uomini sprangano l’adolescente mentre è in compagnia della fidanzata

«Mi hanno dato del negro e poi mi hanno picchiato con una spranga...». Un brutto episodio. Accaduto intorno alle 20 di domenica, in piazza Piola (zona Città Studi) nei pressi della fermata della metropolitana. Vittime una coppia di giovani peruviani - Robert D.S., 18 anni, residente nel Varesotto e la fidanzata, una 17enne che abita a Legnano. Il giovane, ricoverato all’ospedale Fatebenefratelli con il braccio sinistro fratturato e una contusione in testa ha denunciato alla polizia di essere stato oggetto di una aggressione di stampo razzista.
Secondo la sua descrizione i due uomini italiani - entrambi sui 30-35 anni - lo hanno picchiato all’improvviso e, a suo dire, «senza alcun motivo». O meglio, durante l’aggressione, continuavano ad insultarlo per il colore della sua pelle. «Uno aveva i capelli rasati, indossava jeans stretti e giubbotto scuro - ha raccontato alla polizia - l'altro, con identico abbigliamento, ma con capelli a spazzola. Solo uno, però, si è avventato contro di me e mi ha colpito con una spranga di ferro».
Il peruviano è riuscito a fuggire dopo le prime percosse rifugiandosi nell'androne di un palazzo nella vicina via Ampère, mentre i due malviventi scappavano. La sua fidanzata - che non è mai stata nemmeno avvicinata dai due aggressori - nel frattempo ha chiamato il 118 ed è rimasta accanto al suo ragazzo mentre veniva trasportato al Fatebenefratelli dove lo ha poi raggiunto la polizia, avvertita sempre dalla giovane.
Il sospetto degli investigatori della Digos è che si possa trattare, in base alle descrizioni fisiche fornite dal peruviano, di due skinheads o appartenenti a gruppi di estrema destra. Tuttavia la polizia è convinta anche che il racconto dello straniero sia in parte fuorviante, che non corrisponda, insomma, del tutto, alla realtà.


«Sicuramente, prima dell’aggressione e degli insulti, tra i due italiani da una parte e il sudamericano dall’altra, per qualche motivo ancora oscuro, deve essere scoppiata una lite, poi degenerata. Per il momento quindi, saremmo portati a escludere che si sia trattato di un episodio di origine razzista».

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