da Milano
La bolla immobiliare che si è formata negli ultimi anni nelleuro zona non rappresenta ancora un allarme rosso anche se per acquistare casa le famiglie si sono indebitate. E in futuro, il fenomeno potrebbe essere ricondotto entro limiti fisiologici attraverso la progressiva riduzione delle facilitazioni fiscali attualmente in vigore per lacquisto degli immobili.
A lanciare il mini-allarme è stata ieri la Commissione europea, che nel rapporto trimestrale ha ricordato come «prezzi delle case in rapida crescita possono rendere leconomia vulnerabile a una successiva correzione dei prezzi con conseguenti effetti negativi sul livello di benessere». Secondo Bruxelles, «non cè motivo di preoccupazione» anche se la situazione in alcuni Paesi richiede «un monitoraggio attento», ma indipendentemente dal fatto che allaumento segua o no una brusca correzione, «alti livelli di indebitamento lasciano le famiglie vulnerabili a choc avversi rispetto al reddito disponibile e ai tassi di interesse». E «anche se la probabilità che questi rischi si materializzino è bassa, se si presentassero, potrebbero ostacolare la crescita».
La ricetta per sgonfiare la bolla immobiliare, secondo il direttore generale Affari economici Klaus Reglin, può essere individuata nel ritiro progressivo di «tutti gli incentivi allacquisto di case come facilitazioni fiscali e sussidi per i mutui».
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