Bruxelles E tra gli Stati membri è guerra sulla Finanziaria 2011

Bruxelles è «inquieta», non tanto o non solo per la crisi irlandese, quanto per lo scontro tra Stati membri e Parlamento europeo sulla questione della «finanziaria» 2011 e di quelle future. Oggi in sede di Consiglio europeo per il Bilancio sarà l’ultimo giorno utile per trovare un accordo ed evitare l’esercizio provvisorio. Il rischio, secondo il portavoce del Commissario per il bilancio Lewandowski, è che «ci si faccia male tutti» e che a partire da gennaio non ci siano più centinaia di milioni di euro da erogare a favore di «imprese, scuole, comuni e, più in generale, di 500 milioni di cittadini europei».

I funzionari della Commissione europea e della presidenza belga hanno lavorato nel fine settimana a preparare un nuovo testo di compromesso dopo che giovedì scorso in Consiglio europeo Bilancio si è arrivati alla frattura istituzionale, con la delegazione dei deputati che ha abbandonato il tavolo della trattativa vista la netta opposizione di un gruppo di governi (guidati da Londra, Parigi, Amsterdam e Stoccolma con l’appoggio di Berlino) al riconoscimento del «ruolo politico» richiesto del Parlamento in tema di «risorse proprie» da garantire alla Ue in futuro. «È un momento pericoloso - ha detto il portavoce - C’è inquietudine da parte della Commissione».

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