La cultura siciliana sbarca in Europa. E con uno dei suoi figli più noti, Leonardo Sciascia, che la sua terra ha fatto conoscere e apprezzare già in vita a livello internazionale.
È approdata a Bruxelles da Palermo la mostra «Scrittori siciliani del Novecento , un secolo di letteratura italiana». L'esposizione, ospitata all'Istituto italiano di cultura, punta a ricordare meglio la figura del grande siciliano di Racalmuto scomparso venti anni fa e rimasto come simbolo per la lotta contro l'illegalità e per l'impegno civile. Un impegno che, per Sciascia, riguardava indistintamente tutti, ognuno nel proprio ambito. Perché, per Sciascia, il cancro della mafia non era invincibile: «Non credo nell'eternità della mafia», amava ripetere.
Uomo importante come scrittore, Sciascia, ma anche editore di valore. A lui e a Antonino Buttitta si deve la nascita di una delle perle dell'editoria palermitana, la casa editrice Sellerio. Scrittore ed editore, Sciascia. Ma anche tessitore dei rapporti tra la letteratura siciliana e quella nazionale ed internazionale.
La mostra in trasferta a Bruxelles propone 260 prime edizioni, 70 opere tradotte in 16 lingue di 78 autori del Novecento siciliano, noti e meno noti. Tra i pezzi di pregio esposti ci sono la prima edizione del Gattopardo e i primi volumi di poesie di Quasimodo.
Per il vernissage, quattro nomi importanti del panorama letterario, Mario Fusco, Salvatore Silvano Nigro, Antonino Buttitta, Salvatore Ferlita, hanno sviscerato, dibattuto, chiarito il senso dell'opera di Sciascia, in particolare, e in generale della letteratura siciliana nel panorama del Novecento letterario. Interessanti spezzoni di interviste con Sciascia hanno completato il profilo dello scrittore.
L'idea della mostra parte da due elementi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.