Poche luci e tante ombre in casa Lazio dopo la brillante qualificazione in Champions. Lultimo giorno di mercato non ha regalato i rinforzi promessi e ieri è arrivata unaltra doccia fredda: le dimissioni del direttore sportivo Walter Sabatini, luomo mercato del presidente Lotito. La decisione è tutta in un comunicato di poche righe, nel quale Sabatini annuncia di interrompere il rapporto con la Lazio «nella convinzione di non aver interpretato al meglio lampio mandato conferito dal presidente per una corretta integrazione tecnica dellorganico, di fatto non realizzata».
Una scelta improvvisa e inaspettata, Sabatini è una persona molto riservata che non ama i riflettori. E il comunicato di ieri è stato il primo da lui stilato dallinizio dalla sua avventura con il club biancoceleste. Ieri a Formello cè stata parecchia agitazione: è saltata la conferenza pre partita del tecnico Delio Rossi (che i bene informati descrivono molto rabbuiato dopo lassenza di nuovi arrivi e che è rimasto a lungo a colloquio con Lotito per fare il punto della situazione) e il presidente ha respinto le dimissioni di Sabatini. «Se lui si è assunto la responsabilità, ha sbagliato, non è colpa sua, per questo respingerò le sue dimissioni perché non sono dovute, solo chi non lavora non sbaglia. Walter è una persona per bene, purtroppo se un calciatore sottoscrive un contratto e la moglie piange perché non vuole trasferirsi in Italia non è colpa di Sabatini». E anche Delio Rossi, attraverso il sito della società, manda un messaggio a Sabatini: «Spero che ci ripensi e torni al suo posto, ho appreso con sorpresa e amarezza delle dimissioni di un amico, mio unico referente tecnico che ha contribuito in modo determinante alla crescita esponenziale della Lazio in questi ultimi tre anni». Ma chi conosce bene il dirigente biancoceleste, è convinto che non cambierà idea.
Lotito è parso nervosissimo per gli eventi susseguitisi nelle ultime ore. «Questa è una società che lavora e programma ogni cosa. Purtroppo sono sopraggiunte delle difficoltà non previste per trattative già avviate. La gente è delusa? Come dico spesso, e ne sono sempre più convinto, il calcio è per pochi, il pallone è per tutti. Io non devo fare la squadra per la gente, a me non interessa questo, bensì i risultati. E noi li stiamo ottenendo, tantè vero che ieri a Montecarlo ho ricevuto tanti complimenti per quello che abbiamo fatto e che stiamo facendo».
Vigilia difficile, dunque, per la Lazio impegnata stasera a Genova contro la Samp. Il nuovo portiere Muslera, presentato ieri in tono minore, andrà in panchina. E Delio Rossi non lo ha nemmeno inserito nella lista Uefa dei 25 per limpegno in Champions.
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