Sostegno ai pendolari, potenziamento del trasporto pubblico, politiche di coesione sociale, 510 milioni per copertura dei disavanzi della sanità 2006 e 2007, nessun aumento fiscale. È quanto previsto, in sintesi, dalla finanziaria e dal bilancio di previsione per lanno 2008 approvati ieri dalla giunta regionale.
Per quanto riguarda la finanza etica, si promuovono azioni volte a garantire la trasparenza degli investimenti, il coinvolgimento dei cittadini nella scelta degli stessi, la loro tracciabilità, la collaborazione di operatori finanziari responsabili. Il documento allo stesso tempo prosegue nella politica di contenimento delle spese. Inoltre, in considerazione del disavanzo sanitario, la giunta ha deciso di procedere a una accelerazione delle procedure di accertamento, revisione dei canoni, valorizzazione del patrimonio regionale.
Critiche sono arrivate dal centrodestra soprattutto per quanto riguarda il tema della sanità. «Lassessore Battaglia ha rilasciato dichiarazioni trionfalistiche, affermando che con lapprovazione del bilancio 2008 si è arrivati alla copertura dellextradeficit sanitario - affermano Domenico Gramazio, capogruppo in commissione Sanità del Senato, e Tommaso Luzzi, consigliere regionale e componente della Commissione Sanità -. Ma vorremmo ricordare che la copertura può avvenire soltanto grazie al taglio dei posti letto e grazie alle possibilità di licenziamento, così come dichiarato dal direttore generale dellazienda ospedaliera San Camillo-Forlanini».
«Il dottor Macchitella - concludono - ha infatti affermato che nel 2008 è pronto a licenziare 500 dipendenti e a vendere lospedale Forlanini. Queste scelte danneggiano la professionalità dei dipendenti del servizio sanitario regionale e i cittadini, spesso costretti a essere trasferiti in altre regioni perché non sono disponibili posti letto nel Lazio».
Anche gli azzurri incalzano. «Come mai la Giunta ha approvato la Finanziaria prima che il Consiglio approvasse il Dpefr? - chiede Stefano De Lillo, consigliere regionale di Forza Italia -. Per limbarazzo della maggioranza di fronte alle denunce dellopposizione sul documento di Programmazione economica e finanziaria, un documento insufficiente, laconico e vago su materie fondamentali come infrastrutture, energia, rifiuti, ambiente, per non parlare della sanità. Praticamente un assegno in bianco, che evidentemente persino la maggioranza in Consiglio regionale avrebbe avuto difficoltà a firmare».
«Se la Giunta ha preferito anticipare le mosse del Consiglio - conclude De Lillo - forse è stato perché temeva il giudizio della sua stessa maggioranza. Così è stata firmata lultima pagina di una legislatura improntata a rapporti difficili tra la Giunta e la maggioranza in Consiglio regionale, spesso messa in grave imbarazzo proprio dalle decisioni della prima».
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