da Roma
È tempo di scuola, nella maggior parte delle regioni italiane, ma i problemi restano. Dal bullismo allassenteismo dei professori, dalle carenze logistiche e di risorse al «caro» libro. Listruzione italiana si distingue per i costi: 39 miliardi di euro allanno solo per gli stipendi del personale.
Allarme organici
Crescono gli iscritti e si riducono gli insegnanti. È lallarme lanciato dai sindacati. «Lesame delle diverse realtà territoriali mostra situazioni pesantissime - denuncia il segretario generale della Flc-Cgil, Enrico Panini -: riduzioni nel numero dei docenti, taglio degli insegnanti di sostegno a fronte di un incremento nel numero dei bambini disabili certificati, interruzioni di progetti di qualità in corso da anni in alcune province».
Giro di valzer per le cattedre
Saranno 200mila i docenti con una nuova sede: un terzo dei casi non sarà lo stesso dellanno scorso, almeno nella scuola secondaria (nella primaria avviene in un quinto dei casi). Il cambio avviene per numerosi problemi.
Caro libri
Lallarme è stato lanciato, a fine agosto, dalle associazioni dei consumatori che hanno denunciato aumenti tra il 5 e il 12 per cento rispetto allanno scorso. Il Codacons ha invitato la Procura e la Corte dei conti ad aprire uninchiesta e a procedere contro le scuole che hanno sforato i tetti di spesa. E lAntitrust ha chiesto alla Guardia di finanza di verificare landamento dei prezzi dei libri delle superiori, negli ultimi tre anni, in otto grandi città. Secondo Federconsumatori, per lacquisto dei libri è prevista una spesa di 320 euro, quasi il 5 per cento in più rispetto allo scorso anno. La percentuale aumenta per la scuola superiore che, con 352 euro a studente, fa registrare un +12,4 per cento.
Dispersione scolastica
Nel 2006 lindice di dispersione scolastica nazionale si è fermato a quota 20,6 per cento con un miglioramento dell1,3 per cento rispetto allanno precedente. Una quota molto alta di studenti che hanno un «identikit» ben preciso: maschi, figli di operai poco istruiti che, usciti dalla scuola dellobbligo con una valutazione sufficiente, scelgono soprattutto istituti professionali. E proprio contro la dispersione scolastica le scuole resteranno aperte di più il pomeriggio, anche oltre il normale orario di lezione.
Bullismo e severità
È stata la «scoperta» dellanno scolastico che si è appena concluso.
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