Buone opportunità su farmaceutici, alimentari e telefonici

Chi ha tenuto duro senza panico ha finto con l’avere ragione e, soprattutto, per guadagnare. Infatti grazie al recupero vigoroso delle Borse dal minimo del 9 marzo (a Piazza Affari il rialzo è stato del 60% circa) i possessori di azioni chiudono il semestre in attivo (+4,5% l’indice delle Borse mondiali). E per i prossimi 12 mesi Bob Doll responsabile investimento azionario mondiale di BlackRock, ritiene che le azioni possano essere in grado di fare meglio delle obbligazioni. Per Banque Syz, i segnali di ripresa più concreti attesi per l’autunno, e i primi effetti visibili dei piani di rilancio insieme a un miglioramento dell’erogazione del credito da parte delle banche dovrebbero permettere ai mercati azionari di terminare l’anno a livelli più alti rispetto a quelli attuali. In questo scenario i mercati emergenti dovrebbero continuare a registrare rendimenti superiori all’Europa, agli Usa e al Giappone, com’è successo nel primo semestre. Meglio investire sulle banche e nei settori più legati al ciclo economico, avendo cura tuttavia di evitare le banche di minore qualità e i titoli industriali di società eccessivamente legate all’incremento degli ordinativi destinati a diminuire o restare stabili). Opportunità fra i settori difensivi (farmaceutico, utilities, telecom, alimentare) che beneficiano di migliori flussi di cassa. Massimo De Palma, responsabile asset management Julius Baer Sgr, addentrandosi sull’azionario europeo, mette in evidenza come nel 2009 vi sia stata una notevole variazione dei rendimenti nei diversi settori a seconda del periodo esaminato.
Per quanto riguarda il mercato azionario, De Palma preferisce i titoli solidi dal punto di vista patrimoniale, con profitti sicuri e dividendi sostenibili nel tempo mentre a livello settoriale privilegia i settori energia, materie prime e telecomunicazioni: a livello geografico le prime scelte sono l’Europa e i mercati emergenti.

Gli investitori più abili e disposti a correre i maggiori rischi per inseguire i massimi rendimenti possono seguire le indicazioni che Morgan Stanley ha formulato la scorsa settimana, suggerendo di puntare su India, Cina, Taiwan, Malesia e Repubblica ceca mentre occorre maggiore cautela per Corea del Sud, Turchia, Thailandia, Ungheria, Filippine e Perù.

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