Il buongiorno di Vale «Felice: guido sicuro e come piace a me...»

Il buongiorno di Vale «Felice: guido sicuro  e come piace a me...»

Se il buon giorno si vede dal mattino... allora il Vale Rossi e la Rossa un pochino possono sorridere. Quinto tempo per loro, non lontani una vita, ma sette decimi dai primi: cioè il Jorge Lorenzo e la Yamaha con lo spagnolo che causa mano martoriata aveva saltato gli ultimi tre gp. Se il buon giorno si vede dal mattino, allora è meglio che il Casey Stoner tenga spenta l’aria condizionata di notte perché il colpo della strega che l’ha tenuto fermo ai box potrebbe ripetersi, consentendo al compagno Dani Pedrosa di inanellare altri 44 giri alla faccia sua. Ieri l’iberico ha chiuso secondo.
Già, il buongiorno. «Il buongiorno si vede dal mattino e fin dai primi 3, 4 giri ho capito che la moto mi piaceva» ha detto un raggiante Valentino al termine della prima giornata dei test malesi. Perché l’operazione Fenice varata dalla Ducati ha mosso il primo passo bene come neppure si osava immaginare, una quarantina di giri senza guai (2’.02.392) con il Vale, di solito attento a non sbilanciarsi, felice nel dire «rispetto ai test di Valencia ho dimezzato il distacco dal primo e visto che si tratta del primo giorno non è proprio male»; felice nell’aggiungere «sono contento perché con questa nuova moto siamo partiti da un’ottima base per lavorare e infatti siamo riusciti a migliorare in tutti i campi in cui la passata stagione invece faticavamo»; felice nel sottolineare «riesco a guidare come voglio, mi diverto, sto meglio in sella, nei cambi di direzione, in frenata».
Se il buon giorno si vede dal mattino, difficile pensare che il nove volte campione del mondo abbia preso un abbaglio. Tanto più che a Gpone.com precisa: «Ora riusciamo a far lavorare bene i pneumatici, mentre soffriamo ancora un po’ in accelerazione perché l’erogazione resta ancora un po’ troppo brusca. Però adesso mi sento più sicuro, posso finalmente frenare come piace a me e disegnare le mie traiettorie. Non è un caso che stavolta abbia portato a termine 40 giri senza commettere neanche un errore, neppure un lungo. Perché ora tutto è sotto controllo... Se me l’aspettavo? Alla vigilia, solo con il massimo dell’ottimismo avrei potuto immaginare un inizio così».
Se il buon giorno si vede dal mattino, «certo, per vincere c'è ancora molto da lavorare» si tutela un po’ il campione. «Perché dobbiamo migliorare in diverse aree come accelerazione, elettronica, erogazione del motore e set up... Andare via di qui con un secondo di distacco sarebbe comunque un buon risultato. E comunque una delle cose migliori accadute in questa prima giornata è che la moto reagisce alle modifiche: questo ci ha consentito di abbassare il tempo di uno-due decimi ad ogni uscita». Trattasi dei primi effetti della rivoluzione tecnica Ducati, ovvero il telaio perimetrale e il motore ruotato all’indietro per poterlo alloggiare più avanti e dare più carico sull’anteriore. Anche per questo Valentino si sente più sicuro.


Se il buon giorno si vede dal mattino, bisogna incrociar le dita e augurarsi che la Dorna a capo del motomondo tenga d’occhio i primi crono della famigerata Crt, la classe riempitiva e low cost che ha fortissimamente voluto per evitare griglie deserte e far pressione sulle Case perché noleggino i loro prototipi a prezzi da crisi economica. Il distacco del più bravo Crt, Edward, da Lorenzo era di 6,5 secondi; il distacco dell’ultimo Crt oltre 9. E non è un buongiorno.

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