Una legge a sostegno della famiglia tradizionale fondata sul matrimonio. È lidea del gruppo regionale del Popolo della Libertà che ieri ha presentato un disegno di legge quadro che comprende una serie di iniziative che possano sollevare le famiglie da alcune spese e servizi. Uno strumento che possa anche aiutare le giovani coppie ad avere uno o più figli sapendo di poter contare su una serie di servizi minimi garantiti. Lidea è stata trascritta in documento da Roberta Gasco e Marco Scajola anche per dare seguito ad una iniziativa pre elettorale del Forum delle famiglie liguri che aveva visto molti candidati (tanti anche eletti nelle file del centrosinistra) firmare un atto nel quale si impegnavano, in caso di elezione, a sostenere politiche a tutela della famiglia tradizionale.
La proposta di legge prevede misure e strumenti innovativi che dovranno essere attuati e assegnati dalla Regione attraverso una graduatoria stilata sulla base del quoziente familiare. Si parte dal buono abitazione per agevolare i giovani allacquisto della prima casa attraverso il libero mercato recuperando fondi attraverso labbandono dei finanziamenti per ledilizia popolare. Sulla base di requisiti specifici si potrà accedere al contributo: «Invece di costruire nuovi alloggi pubblici - spiegano Gasco e Scajola - per inserire il privato in una casa pubblica che non ha interesse a mantenere e migliorare, riteniamo necessario responsabilizzarlo aiutandolo a fargli acquistare una residenza di proprietà».
Poi il rimborso delle spese relative alla prima attivazione dei servizi di fornitura di acqua, energia elettrica e gas nellabitazione principale e il rimborso del 50 per cento delle spese sulla tassa dei rifiuti. Ma grande importanza viene data allassegno del buono asilo uno strumento che darebbe lopportunità ai genitori di scegliere se mandare il proprio figlio in una struttura pubblica o privata stimolando anche la progettazione di nuovi asili o forme alternative di cura per la prima infanzia che possano essere promossi allinterno di imprese o associazioni di solidarietà familiare ed evitare lunghe liste dattesa. «Un modo per cercare di agevolare le giovani coppie ad avere più figli, al di là delle possibilità economiche reali e dellorganizzazione del lavoro: gli asili allinterno delle aziende - continuano i consiglieri - possono essere un utile strumento per le madri che avrebbero un importante punto di riferimento».
Nel testo presentato dal gruppo del Popolo della Libertà sono previsti anche contributi per le famiglie che sostengano le spese per lespletamento delle procedure di adozione nazionale e internazionale e il sostegno allassociazionismo familiare come modalità necessaria per garantire leffettiva partecipazione dei cittadini alla realizzazione della politica regionale per la famiglia e lorganizzazione della banca del tempo. Ultimo punto sul quale è concentrata lattenzione dei consiglieri la possibilità di promuovere iniziative che possano aiutare le persone anziane a continuare a vivere nelle loro famiglie.
«Mettiamo una pietra molto pesante sul tavolo della giunta, ma è un contributo propositivo e che sicuramente può essere migliorato nella forma e nei contenuti - spiega Marco Scajola -. Quello che chiediamo allassessore Pippo Rossetti è di ragionare su questa proposta senza preconcetti politici».
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