Buono famiglia, ora il Tar si pronuncia sul ricorso

Giornata cruciale per il buono famiglia. Il Tar si dovrà infatti pronunciare sui contributi stabiliti dalla Regione Lombardia per le famiglie numerose e sul ricorso presentato da alcune associazioni e dalla Cgil, che contestano: «Il buono non garantisce gli stessi diritti agli italiani e agli extracomunitari». Sono 15mila le richieste di bonus arrivate al Pirellone e di queste 7.400 (quindi poco meno della metà) sono state presentate da cittadini stranieri con più di tre figli. L'assessore lombardo alla Famiglia Giulio Boscagli si augura che il ricorso venga ritirato e sostiene che non ci sia alcun tipo di disparità di trattamento tra italiani e stranieri. Boscagli lancia un messaggio alle famiglie lombarde: «I ricorsi presentati dalla Cgil e da alcune associazioni legate alla Cisl rischiano di far saltare un provvedimento che va incontro ad oltre 15mila famiglie numerose e a basso reddito».
«Deve essere chiaro ai ricorrenti e a chi è chiamato a decidere - sottolinea l’assessore della giunta di Roberto Formigoni - che un eventuale pronunciamento sfavorevole al buono famiglia impedirebbe l'erogazione immediata a 15mila famiglie lombarde di 500 euro, primo acconto del contributo di 1.500 euro rivolto ad una categoria tra le più in difficoltà in questa congiuntura economica».

Per difendere il provvedimento, Boscagli sostiene: «Le motivazioni addotte per il ricorso sono del tutto pretestuose: le risorse del provvedimento, infatti, sono distribuite equamente tra famiglie italiane e straniere, a dimostrazione che non c'è stato alcun tipo di discriminazione. Ribadisco: questo non è un attacco a Regione Lombardia ma alle famiglie lombarde». La giunta regionale per il buono famiglia anti crisi ha messo a disposizione 20 milioni di euro.

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