Burani manda in rosso i conti di Mittel

La crisi del gruppo Burani pesa sui conti di Mittel: la finanziaria presieduta da Giovanni Bazoli ha chiuso il primo semestre dell’esercizio con una perdita consolidata di 10,3 milioni, contro un utile di 58,6 milioni dello stesso periodo del 2009, a causa della svalutazione della partecipazione in Greenholding, una delle società della famiglia reggiana di cui Mittel detiene il 20%. La svalutazione della partecipazione, si legge nella nota sui conti, ammonta a 11,6 milioni. Mittel contesta ai Burani di non aver riacquistato la partecipazione in Greenholding, oggetto di un’opzione di vendita da parte di Mittel nei confronti della famiglia reggiana. La vicenda, si legge nella nota, è finita in Tribunale, con la controllata Mittel Generale Investimenti che ha in corso una causa per l’esecuzione del contratto di vendita a fronte di un pagamento di 20,3 milioni. L’udienza è fissata il 22 giugno.
Intanto, dietro le dimissioni dal cda della Carlo Tassara rassegnate nel gennaio scorso da Guido De Vivo (ex dg di Mittel) ci sono stati contrasti di vedute sulla cessione delle partecipazioni bancarie in portafoglio alla finanziaria che fa capo a Romain Zaleski, guidata da Pietro Modiano. Secondo fonti finanziarie, nel novembre scorso De Vivo avrebbe sostenuto con forza la necessità di cedere interamente il pacchetto di partecipazioni azionarie detenuto dalla Tassara nelle banche (Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Bpm e Ubi), che aveva un valore di 2 miliardi.

La stessa posizione era condivisa anche da Andrea Colombo, ma era in contrasto con l’opinione della maggioranza del cda e del presidente Modiano. I due consiglieri in dissenso, riportano le fonti, avrebbero all’epoca espresso allarme per una situazione ritenuta «molto pericolosa» per una società con un livello di leva finanziaria pari a cinque a uno.