Maurizio Costanzo, Pippo Baudo, Carlo Verdone, Lando Fiorini tutti vicino al Presidente della Società Italiana Autori Editori Giorgio Assumma per ricordare Alberto Sordi chansonnier e intitolargli la Sala di Lettura della prestigiosa Biblioteca teatrale Siae del Burcardo dove ogni giorno decine di studiosi, attori, musicisti, studenti consultano gli oltre 45mila preziosi volumi di quella che è forse la prima biblioteca teatrale europea. Alla SIAE Albertone si era iscritto già nel 1949: in gennaio alla Sezione DOR (oggi teatro radio e tv) e nel maggio dello stesso anno alla Sezione Olaf (oggi opere letterarie e audiovisive). Nel 1975 aderì anche alla Sezione Cinema. «Alberto Sordi amava molto la musica - spiega Baudo - e io lho fatto cantare. Era il 1989 e io conducevo in diretta da Montecatini Serata donore. Gli dissi: Alberto ti faccio cantare lopera. E che opera: avevo scelto il Rigoletto di Verdi. Sordi che aveva una voce da basso, doveva fare la parte di Sparafucile. Prima ne fu entusiasta, poi ebbe una crisi di panico e dovetti convincerlo a cantare: avevo chiamato Carlo Bruson e con lui Alberto cantò. Sono contento che la Siae abbia voluto fare questo omaggio a Sordi».
«Roma nella cultura e nello spettacolo è rappresentata per me - commenta Carlo Verdone - da grandi personaggi che sono Giovanni Gioacchino Belli, Trilussa, Anna Magnani, Aldo Fabrizi, ma anche e soprattutto Alberto Sordi. Per me lui è luomo che mi ha aperto le porte del cinema. Da bambino avevo la fortuna di abitare davanti a casa sua . Poi, da grande, ho avuto la fortuna di lavorare con lui . Però lo scriva: Alberto non ha eredi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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