Per difendere a spada tratta il Buridda di via Bertani- il centro sociale che ormai da anni occupa abusivamente lex sede della Facoltà di Economia - scendono in campo Rifondazione e i Comunisti Italiani, che reagiscono duramente allesposto presentato nei giorni scorsi in Procura dal presidente del Municipio Centro Est Aldo Siri.
Enrico Vesco, attuale assessore regionale alle Politiche Attive del lavoro e dellImmigrazione, in un comunicato manifesta infatti il proprio sostegno «ai giovani del Laboratorio Sociale Buridda di via Bertani», di nuovo al centro delle polemiche dopo che la scorsa settimana il loro sgombero Buridda era stato richiesto anche dai tre consiglieri comunali della Lista Biasotti:
«Ho partecipato personalmente a interessantissime iniziative e momenti di incontro organizzate da questi ragazzi, che hanno visto tra laltro la partecipazione di rappresentanti di rilievo dellattuale Governo - ha detto Vesco - Posso garantire che non sono affatto degli sbandati e desidero inoltre esprimere il mio apprezzamento per la posizione in merito assunta dallassessore Bruno Pastorino, il quale ritengo colga in pieno il cuore del problema. I luoghi di aggregazione vanno non solo sostenuti, ma anzi rilanciati, specie in casi come questo, in cui diversi gruppi e associazioni si adoperano per autogestire spazi pubblici lasciati vuoti e offrire teatri, laboratori artistici e di fotografia, una palestra popolare, sale prove musicali oltre a dare spazio ad associazioni e comunità di migranti».
Lassessore Vesco, che dichiara di aver molto apprezzato il lavoro fatto in quattro anni dai ragazzi del Buridda, arriva addirittura ad auspicare che «sia possibile procedere in modo concertato per individuare le soluzioni migliori volte a tutelare questa presenza nella città di Genova».
Ma a difesa del centro sociale Buridda intervengono anche Antonio Bruno e Alessandro Benzi, capigruppo di Sinistra Europea rispettivamente in Comune e in Provincia:«Non ci accodiamo alla canea che la destra sta alimentando contro il centro sociale Buridda - scrivono in un comunicato i due esponenti di SE - Al contrario, riteniamo il Buridda una delle esperienze giovanili più interessanti e utili negli ultimi anni a Genova».
Per Bruno e Benzi, «chi occupò lo stabile, chiuso e dimenticato da oltre sette anni, si sostituì alle istituzioni, incapaci di liberarlo dal degrado, lasciandolo alla mercè di speculazioni di ogni genere». E, sempre secondo i due esponenti di Sinistra Europea, il Buridda sarebbe «uno dei pochi antidoti allo spaccio di droga e al disagio ben presente anche in un quartiere come Castelletto».
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