«Da 500 milioni a un miliardo di euro tra danni, interventi di ripristino delle strade e messe in sicurezza del territorio, a Genova e nel levante ligure».
A parte le vite umane e la disperazione di chi ha perso tutto, è la prima stima del costo della tragica alluvione che ha colpito la nostra regione. Ieri il presidente Burlando ha annunciato che stamane scenderà a Roma, insieme agli assessori Paita e Briano, per chiedere i fondi al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Letta, ai ministri Matteoli, Fitto e al capo della protezione Civile Gabrielli.
Ci sarà anche un appello all'Unione Europea per i danni alle imprese e, stante la crisi economica, dal cilindro di piazza De Ferrari è saltata fuori un'altra idea. Quella di destinare agli alluvionati liguri, in tutto o in parte, i 4 centesimi dell'accise sulla benzina, inseriti dal governo per i profughi libici e nordafricani dopo la primavera araba.
«Con la fine della guerra in Libia e l'attenuazione delle violenze negli altri paesi del Maghreb - ha aggiunto Burlando - molti profughi sono tornati o stanno ritornando nei loro paesi d'origine. L'emergenza sembrerebbe terminata. Invece, lo Stato continua ad incassare quei soldi che, adesso, servono ai liguri per cominciare a ricostruire.
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