Burlando: «Con l’Udc non è questione di programma»

L’Udc? «Non ci sono novità, aspetto che decidano». Claudio Burlando presenta un nuovo candidato per la sua lista del presidente, ma glissa sull’accordo con l’alleato centrista. Nei giorni scorsi Sandro Biasotti ha messo in tavola il suo programma per quanto riguarda i temi cari al partito di Casini, dando ampie garanzie sul rispetto di certi obiettivi. Reintroduzione del buono scuola, quoziente familiare, cancellazione della legge sull’omofobia, per dirne due. Burlando può promettere le stesse cose? «Con l’Udc non credo esista una questione sui programmi», si lascia scappare il governatore. Un lapsus? È davvero tutta questione di poltrone, equilibri ed equilibrismi politici? «No, intendevo che non ci sono differenze tra noi, siamo sempre andati d’accordo». Veramente negli ultimi tempi l’Udc ha sempre votato in disaccordo, e proprio la legge regionale sull’omofobia ne è stata una dimostrazione. «Vabbé, se tutte le speranze del centrodestra sono puntate sull’omofobia... - taglia corto Burlando - È solo una battuta, sia chiaro».
Una battuta, peraltro, resta al momento anche quella fatta qualche tempo fa da Burlando. «Biasotti sta annunciando di avere con sé gente che ha lasciato il centrosinistra - aveva lanciato la sfida - Io invece ho già chi ha lasciato il centrodestra e lo presenterò subito. Non faccio annunci». Ad oggi, a oltre un mese da quell’affermazione, con Biasotti si è schierata «Gente d’Italia», formata da molti esponenti delusi dal centrosinistra, mentre ancora non è stato presentato il famoso transfuga che ha scelto Burlando. Ci sarà, verrà annunciato presto, ma per l’appunto sarà un annuncio. Certo non si può considerare di centrodestra l’ex sindaco di Rapallo Armando Ezio Capurro, che ieri è stato presentato come nuovo candidato della lista civica del presidente a sostegno di Burlando.
Sempre schierato contro rappresentanti del centrodestra, è il più fiero oppositore del sindaco di Rapallo Mentore Campodonico, Pdl appunto. Capurro aveva già da tempo stretto i rapporti con Burlando e con la sinistra. Addirittura di recente era dato ormai in quota Italia dei Valori vista la sua vicinanza con Antonio Di Pietro.
Nulla di clamoroso quindi nella sua scelta, che pure ha motivato con la delusione derivatagli da alcune scelte di Biasotti al tempo del suo mandato. «Ho conosciuto i due presidenti Biasotti e Burlando quando ero sindaco di Rapallo e non c’è paragone tra la scarsa attenzione data dal primo ai problemi della città rispetto alle risposte positive avute da Burlando», esplode Capurro che ricorda: «Quando chiesi a Biasotti un intervento per il golf, la struttura turistico-sportiva più importante della città, mi rispose che l’avrebbe venduta, invece con Burlando firmammo una intesa per il passaggio dalla Regione al Comune. Per l’aumento della portata idrica del torrente Boate chiesi il sostegno all’assessore Orsi che rimandò nel tempo ogni risposta, mentre in pochi mesi Burlando fece arrivare i fondi necessari.

Infine con Burlando trovammo subito l’intesa per il tunnel Rapallo-Santa Margherita che invece oggi il centrodestra ha dimenticato». Insomma, per le regionali si profila anche una sfida tutta rapallese tra il biasottiano Roberto Bagnasco e il burlandiano Armando Ezio Capurro.

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