Alla lista civica di Sandro Biasotti, il candidato del centrosinistra Claudio Burlando ha risposto ieri mettendo in campo il movimento «Federazione Pensionati- Alleanza Democratica», ovvero i pensionati che guardano a sinistra più un gruppo di politici del ponente ligure delusi dal Pdl. Capopopolo è Giacomo Bertone che, con la stessa lista nel 2007, era stato determinante per lelezione a sindaco di Marta Vincenzi raccogliendo quasi il 2 per cento dei consensi. «Maggiori attenzioni ai controlli fiscali, razionalizzazione dei costi della politica negli enti locali, tutela delle pensioni: questi i punti che chiediamo vengano tenuti in considerazione nel quadro dellalleanza con Claudio Burlando - spiega Giacomo Bertone che sarà capolista a Genova -. Stare in una coalizione così ampia non sarà facile perché ci sono valori come la difesa della vita e il nucleare che ci distinguono da altre componenti, ma ci proveremo». La lista, in realtà, non ha ancora raccolto tutte le firme che servono, «ma ogni mattina siamo sui mercati a chiedere adesioni e la gente risponde, non avremo problemi» puntualizza Bertone che lancia la sua promessa elettorale: «I rimborsi che ci spetteranno saranno devoluti a quei circoli di pensionati che ci stanno dando una mano in questa battaglia».
Burlando ha ringraziato Bertone riconoscendo lealtà alla sua componente: «Ci danno sempre una mano e non hanno mai chiesto una poltrona» ha detto sorridendo il candidato del centrosinistra. La lista punta a superare il 2 per cento a livello regionale facendosi forte d gruzzolo di voti che potrebbe arrivare dalla provincia di Imperia dove scendono in campo lex vicesindaco di Ventimiglia Enzo Moio, già in An, e lex assessore Tito Giro, prima in Forza Italia, che cacciati dalla giunta guidata dal sindaco Gaetano Scullino hanno deciso di lasciare anche il Pdl: «Questa nuova componente non dà spazio e nella nostra provincia in particolare - spiega Enzo Moio -: non potevo più esprimere le mie idee». Moio e Giro pensano di riuscire a «strappare» al centrodestra almeno un migliaio di voti da portare in dote alla lista e a Burlando, «e dopo le elezioni vedrete che altri ci seguiranno. Per esempio Alessio Saso, scontento di quanto sta accendendo nel Popolo della Libertà».
Immediata la replica del consigliere regionale uscente e ricandidato: «Non ho la minima idea su quale sia il ragionamento che fonda questa conclusione - ha smentito Saso -. Non ho ragioni di scontento e la mia tradizione e la mia storia non mi hanno mai portato a salti di schieramenti».
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