Odissea di una utente di Manin. Utente del bus, s'intende. «Ero in via Venti carica di borse della spesa in attesa del 33. La prima vettura è talmente piena che non riesco a salire. Attendo altri 20 minuti ma anche quella successiva è stracolma. Poi mi sono decisa: con la mie sporte ho proseguito con il 40 fino a piazza Portello, da lì ho preso la funicolare che mi ha portato in corso Magenta e infine sono salita sul 33 che veniva da Principe e sono finalmente scesa a Manin». La signora Enrica Beggiato abita in via Cabella, ha 76 anni ed è una delle tante persone che hanno firmato contro la deviazione del 36 che ora non sale più fino a Manin ma a Corvetto gira verso via Serra fino al capolinea di piazza Merani. Unico mezzo pubblico per il centro rimane il 33 che «passa raramente ed è sempre strapieno».
La signora non sè accontentata di firmare ma ha chiamato il numero verde Amt: «Mi ha risposto un autista che mi ha detto che l'azienda in questi casi non li consulta neanche. La mia impressione è che i dirigenti che prendono queste decisioni non siano mai saliti su un bus».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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