Cronaca locale

Busta paga rinviata, accoltella il datore di lavoro

L’operaio (38 anni) è stato incarcerato L’imprenditore (32 anni) è in prognosi riservata

Michele Perla

Esasperato per il ritardo della busta paga ha tentato di uccidere il suo datore di lavoro, sotto gli occhi della moglie. È così finito in carcere per tentato omicidio, mentre la vittima, un imprenditore di 32 anni versa in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale, dopo essere stato operato. È successo lunedì sera a Legnano. Verso le 22 Claudio R. operaio di 38 anni residente a Canegrate, varca stravolto la soglia della caserma dei carabinieri, e al piantone spiega. «Ho appena accoltellato il mio principale che non mi aveva dato la busta paga. Forse è morto». Il militare capisce subito che non si tratta di uno scherzo e lancia l’allarme. Il giovane viene caricato in macchina per condurre gli investigatori sul luogo del misfatto. Ma lui ci ripensa e si rifiuta di aggiungere altro; anzi ritratta. «Non è vero, mi sono inventato tutto».
La realtà è ben più drammatica; infatti davanti alla caserma arrivano anche i familiari della vittima. Raccontano così ai militari la drammatica vicenda, consumatasi nell’abitazione di Massimo Murano, il datore di lavoro dell’accoltellatore. L’uomo è titolare di una piccola ditta che si occupa di cablaggio di fibre ottiche e che dà lavoro ad una quindicina di dipendenti. Venerdì avrebbe dovuto consegnare loro le buste paga; ma a causa di un disguido tecnici ed operai non avevano ricevuto i quattrini spettanti. L’imprenditore si era comunque impegnato a pagarli lunedì o al massimo martedì. Claudio R. non ha voluto però capire ragioni. Ed infatti poco prima della 22 si reca a casa del principale e suona alla porta. Ad aprirgli è la moglie. «Mio marito è fuori – spiega – dovrebbe comunque rientrare tra poco». Neppure il tempo di chiamarlo al telefonino ed ecco arrivare il padrone di casa, che riconosce il suo dipendente e lo fa accomodare. L’operaio però ha già in mente il suo progetto vendicativo, ma soprattutto ha in tasca un coltello che estrae all’improvviso e con il quale colpisce al petto il padrone, sotto gli occhi esterrefatti della moglie. L’uomo ferito in maniera grave alla regione polmonare crolla a terra, mentre l’altro fugge per dirigersi immediatamente in caserma per autodenunciarsi. La moglie dell’imprenditore lo soccorre e subito dopo un’ambulanza del 118 lo trasporta all’ospedale cittadino, dove finisce in sala operatoria per un lungo e delicato intervento chirurgico. I medici riescono a tamponare i danni e, pur mantenendo riservata la prognosi. Nel frattempo i carabinieri che hanno fermato l’operaio, poi arrestato, effettuano una perquisizione domiciliare a casa del principale.

E qui trovano le buste paga già pronte, che sarebbero state consegnate ai dipendenti ieri mattina.

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