Maria Rosa Quario
Compleanno da eroina ieri per Janica Kostelic, ventiquattro ora i suoi anni, che davanti a ventiduemila persone accorse per lei sulla montagna di Zagabria, ha compiuto unimpresa eccezionale, chiudendo terza lo slalom vinto da Marlies Schild davanti allastro nascente Kathrin Zettel, dunque Austria più Austria.
Eroina? Terzo posto? Cosa sarà mai per una abituata a vincere? Il fatto è che nella seconda manche, la croata ha perso bastoncino e guanto destri prima della prima porta e si è fatta quasi un minuto di gara picchiando contro i pali con la mano nuda anziché con il guscio protettivo in plastica e resina, attrezzo indispensabile nello slalom moderno. In due o tre occasioni, nel tratto più ripido della pista, Janica è anche stata costretta a toccare la neve con la mano, per stare in equilibrio. Dalla settima posizione della prima manche, corsa con lunico obiettivo di arrivare al traguardo, è riuscita ad arrivare al podio con una prova che resterà storica.
Onore a lei e onore al suo Paese, che per il secondo anno consecutivo ha organizzato la gara con più pubblico della coppa del mondo femminile, a dimostrazione che quando lo sci arriva nelle grandi città il successo è garantito, purché ci sia un campione locale capace di far sognare gli appassionati. E chi più della Kostelic, che ad appena 24 anni ha già vinto tutto il possibile ed è in assoluto latleta più amata e famosa della Croazia?
Il 2006 è dunque cominciato con una gara bellissima, e anche nel fine settimana la coppa del mondo promette spettacolo, soprattutto ad Adelboden, dove domani e domenica torneranno in pista gigantisti e slalomisti, guidati dai due leader di specialità, entrambi italiani: Max Blardone in gigante e Giorgio Rocca in slalom.
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