da Venezia
No a un cinema élitario fatto per i critici, sì a un cinema «più popolare che vada incontro al pubblico», che riscopra «sentimenti semplici, i drammi veri della vita, la lotta per la verità e per l'amore». Il ministro dei Beni culturali Rocco Buttiglione, intervistato da Raisat, non ha dubbi sul tipo di cinema italiano che vorrebbe vedere: «meno alienazione, meno intellettualizzazione», in una parola cinema «meno palloso». E agli autori italiani manda a dire: «Dobbiamo essere capaci di rientrare in contatto con questi sentimenti». Perché così, fa capire, « si aprono i grandi mercati».
Buttiglione: «Autori, fate film meno pallosi»
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