nostro inviato a Milanello
Doveva essere il pomeriggio di Cassano, per la prima volta a Marassi, dinanzi al popolo della Samp e invece è diventato il giorno del centrocampo nuovo di zecca del Milan, approntato in gran fretta. «Grazie al presidente Silvio Berlusconi che ha sempre voglia, da 25 anni, di ottenere obiettivi importanti» il riconoscimento pubblico firmato da Massimiliano Allegri rimasto ieri senza dodici componenti della rosa (si sono aggiunti al listone anche Ambrosini e Bonera reduci dalla partita col Cesena). Allolandese Emanuelson, ma le radici sono nel Suriname, si è infatti aggiunto Mark Van Bommel, connazionale, proveniente dal Bayern di Monaco con cui ha rescisso il contratto prima di firmarne uno, cortissimo, di sei mesi, fino a giugno 2011, con il Milan (in più cè lopzione per un altro anno).
Il terzo rinforzo di gennaio («il migliore nel suo ruolo» la definizione di Allegri) ha raggiunto Milano nel tardo pomeriggio con volo privato, scortato dal provvidenziale Mino Raiola, si è sottoposto alla visita di idoneità per poi raggiungere la squadra a Rapallo e debuttare oggi a Marassi. Rinviati alla prossima settimana i famosi test di milan-lab. Van Bommel si è presentato in modo asciutto ed essenziale dopo aver salutato con stile il suo club. «Porterò il Bayern sempre nel mio cuore» la frase del congedo lasciata sul tavolo di Rummenigge, il vice-presidente esecutivo, dopo 4 anni e mezzo di felice convivenza. «Sono qui per dare una mano al Milan, sono orgoglioso di vestire questa maglia, ho le stesse iniziali di Van Basten e conosco la storia del club» il bigliettino da visita esibito dallolandese il cui arrivo ha sicuramente messo pressione al resto della compagnia (leggere qui di seguito i nomi di Seedorf, Ambrosini e dello stesso Flamini). É vero: potrà giocare solo in coppa Italia e in campionato ma diventerà un concorrente spietato. É un elemento collaudato, può giocare in tutti e tre i ruoli di centrocampo, col Bayern non più tardi di sei mesi prima ha disputato la finale di Champions.
Doveva essere il pomeriggio di Antonio Cassano e invece il pibe di Bari è destinato alla panchina, lasciando spazio a Ibrahimovic, sottoposto ai lavori forzati, e in particolare a Pato che ha saltato le ultime due, Bari e Cesena. «Antonio è tranquillo, ritroveremo Pato» le due informazioni passate dallo stesso Allegri che ha cercato anche di allestire una panchina allaltezza della situazione pur nella necessità di convocare per Genova altri due primavera, Calvano ed Ely. «Devo utilizzare i cambi per non accusare la stanchezza» la strategia di Allegri: Cassano, Abate e Merkel le pedine a cui ha pensato il livornese per dare il cambio a Ibra e/o Robinho e un centrocampista. Van Bommel ed Emanuelson giocheranno in compagnia di Thiago Silva, a centrocampo e dovranno inventare intese, improvvisare schemi, dimostrare insomma di riuscire a suonare la musica calcistica senza avere dinanzi agli occhi lo spartito.
«Siamo ai quarti di finale, ci giochiamo molto, dobbiamo fare una partita di sacrificio» è lultima lezione impartita da Allegri al Milan decimato e mutilato.
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