C’è Berlusconi: altolà dell’Unione a Bruno Vespa

da Milano

La partecipazione di Silvio Berlusconi allo speciale referendum di stasera a «Porta a porta» scatena la voglia di «censura preventiva» da parte dell’Unione. In una nota congiunta, Enzo Carra della Margherita, Antonello Falomi di Rifondazione Comunista, Loredana De Petris dei Verdi e Nuccio Iovene dei Ds hanno dichiarato: «Dopo l'incontinenza verbale e il fiume di calunnie infondate al comizio di oggi di Silvio Berlusconi, forse sarebbe opportuno che il consiglio di amministrazione della Rai e il nuovo direttore generale dessero indicazioni al conduttore Bruno Vespa affinché argini gli eventuali insulti che Silvio Berlusconi dovesse inviare a un governo legittimamente e democraticamente eletto».
I rappresentanti del centrosinistra lanciano un altolà: «Che il presidente di Forza Italia voglia offendere il premier in un comizio della sua parte politica non è un bello spettacolo e indica la cifra politica di chi conosce solo le ingiurie come linguaggio, ma rientra nelle sue facoltà. Sarebbe gravissimo, però, se in una delle poche occasioni dedicate dal servizio pubblico al referendum al Cavaliere fosse permesso l'insulto libero nei confronti dei suoi avversari. Un rituale al quale abbiamo assistito troppe volte.

Da un conduttore della professionalità di Vespa - dichiarano ancora gli esponenti dell'Unione - ci aspettiamo un freno all'incontinenza verbale di Berlusconi, per fare in modo che lo speciale di domani sulla prima rete del servizio pubblico e nella trasmissione di punta dell'informazione Rai non si trasformi in un comizio di Forza Italia».

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