Da ieri in città non si parla daltro che del nuovo stadio allinglese. «Spero di riuscire a calpestarlo, ma dovranno farlo in fretta», ha detto Totti. «Ci sono 30 metri in meno e sarà tutto molto caloroso...» ha aggiunto De Rossi. Però si tratta di un argomento che sa poco dattualità. Il Sensi che sarà appartiene al futuro. Meglio una bella boccata di sano realismo con lEuropa League che torna dopo le poco rassicuranti trasferte siciliane. Domani sera allOlimpico (ore 21,05) arriva il Cska Sofia, formazione più titolata della Bulgaria con 31 titoli nazionali. Si prevede un mezzo deserto, ma steccare significa pregiudicare il passaggio al turno successivo.
Il Cska crede nel colpaccio. «Punto a un successo giovedi a Roma - dice il tecnico Borisov -. Il fatto che il Cska non abbia mai battuto squadre italiane nelle competizioni europee non mi preoccupa. Resta nella storia. Adesso, noi possiamo scrivere una nuova storia. O perdere, senza fare drammi. Per noi è già una vittoria entrata nei gironi di Europa League». Da parte sua la Roma scalda i motori. Con linfortunio di Mexes si sono aperte le porte per una possibile maglia da titolare per Andreolli. Lex Inter infatti, potrebbe partire dal primo minuto al posto di Juan che così avrebbe un turno di riposo. A centrocampo out Taddei, qualche chance per Cerci al posto di Perrotta nel caso in cui Ranieri riproponga il 4-4-2. Stesso discorso per Okaka che è in ottima condizione. Dopo la buona prestazione di Palermo la «bestiolina» scalpita per un posto da titolare al posto di Vucinic che non è ancora al top della forma fisica.
Da temere nel Cska cè sicuramente Vladimir Manchev. Oltre ad essere un nazionale (ha giocato gli Europei del 2004 in Portogallo), è anche un attaccante molto esperto, soprattutto di calcio spagnolo (ha giocato nel Valladolid, Celta Vigo e Levante).
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