«C’erano una volta i Vip, Porto Cervo ai piedi dei calciatori»

«C’erano una volta i Vip, Porto Cervo ai piedi dei calciatori»

«Porto Cervo regno decaduto?» Lo sfogo polemico dell’Apics, l’associazione che unisce alcuni dei proprietari dei piccoli immobili della Costa Smeralda è stato accolto con uno snobistico «no comment» da parte dei vertici del Consorzio Costa Smeralda, lo storico organismo che fa funzionare il condominio a più alta densità di milionari del pianeta. Ma la presa di posizione ufficiale non ha evitato i caustici commenti di alcuni blasonati condomini che hanno puntato il dito contro Enzo Satta, già architetto dell’Aga Khan, già consigliere regionale della Sardegna per Forza Italia passato all’Udeur e adesso solo padre della più nota Melissa (nella foto), velina e attuale compagna del calciatore Bobo Vieri, nonché componente di spicco dell’Apics. Eh già, proprio l’architetto che, noblesse oblige, lamentava l’altro giorno in un articolo apparso sul quotidiano sardo del gruppo De Benedetti la decadenza di Porto Cervo e della Costa Smeralda, un tempo regno esclusivissimo di principi e marchesi, ora «stella opaca» passata a sipario di starlette, veline, letteronze, calciatori e tronisti.
Degrado urbanistico, umano, architettonico. Ma anche sociale, se l'Apics lancia il suo grido «di rabbia e dolore» perché le spiagge sono invase di mercanti abusivi. Come è vero che al posto dell’Aga Khan c’è Tom Barrack e gli yacht sono stati sostituiti dai torpedoni di turisti con borsa frigo al seguito. Che laddove Ira Furstenberg ballava con Yamani ora albergano Costanino, Fabrizio Corona, Belen e compagnia danzante.

Ma se l’architetto Satta vuole cominciare con un contributo sincero - è il velenoso commento di alcuni consorziati che sospettano che dietro il suo attivismo ci sia una strategia elettorale nell’assemblea del Consorzio - deve comprendere che bisogna far posto ai Signori, con la esse maiuscola e rimandare le Veline a Rimini.

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