Dimenticare l'Europa e tornare a pensare al campionato. Tutto in un giorno perché questa sera Mimmo Di Carlo si troverà a riprendere la marcia contro il Napoli, dopo un successo contro la Lazio e un pareggio con la Juve. Avvio invidiabile, nonostante l'uscita dalla Champions che, evidentemente, non ha avuto un contraccolpo psicologico sulla stagione dei blucerchiati. Ma per continuare il filotto positivo, la Sampdoria dovrà tornare ad essere, per l'ennesima volta, cecchino infallibile al Ferraris, e questo è proprio il primo timore dell'ex Walter Mazzarri.
Il cuore di Mimmo Di Carlo invece è colmo di speranza visto che tra scelte tecniche e mezze obbligate questa sera, nonostante le fatiche del viaggio, si trova a disposizione un buon numero di giocatori freschi freschi: primo fra tutti Giampaolo Pazzini che ha saltato le ultime due sfide per il mal di schiena ma che è pronto a scendere in campo al fianco di Cassano. Poi ci sarà il centrocampo nuovo formato da Guberti e Dessena al rientro e con l'unico dubbio Semioli, che potrebbe essere sostituito o da Koman o da Mannini. Forze fresche anche in difesa, con Zauri al posto di Cacciatore e con Volta che torna in panchina per lasciare il posto a Lucchini, reduce da una botta rimediata con la Juve.
Zitto zitto (mentre sono stati decisamente più rumorosi i fischi al San Paolo dopo l'amaro pareggio in Europa League contro l'Utrecht), anche Mazzarri questa sera dirà addio al turn over; tornano infatti titolari Campagnaro, Pazienza, Grava, Hamsik e Maggio: «Hanno riposato, saranno più freschi», ha spiegato l'ex blucerchiato che non ha ancora digerito le critiche: «Mi aspetto di rivedere il mio Napoli, tutto qui. Non dovremo mollare mai: andiamo in un vero e proprio fortino, la Samp si esalta in casa. Sarà una sfida da brividi e voglio una risposta importante contro una grande squadra». Il Napoli, si sa, affronterà i blucerchiati in un avvio di stagione non brillante per i colori biancocelesti: «Le critiche - ha spiegato ieri Mazzarri - mi sembrano premature, purtroppo il calcio è cambiato: non c'è più equilibrio».
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