Antonio Signorini
da Roma
La manovra soft non basta alla sinistra radicale. Lo «sconto» di cinque miliardi concesso dal ministro dellEconomia Tommaso Padoa-Schioppa non ha fermato loffensiva della sinistra della maggioranza che ora rilancia seguendo parole dordine ancora più radicali: basta rigore, rinunciare a ridurre il debito pubblico, reintrodurre la scala mobile. Un assaggio di assalto alla diligenza della Finanziaria 2007 che ha trovato un inteprete in Marco Rizzo, capodelegazione del Comunisti italiani al Parlamento europeo. «Manovra da 30 miliardi? È ancora elevata. I conti - osserva lesponente del Pdci - stanno dando dei risultati positivi, non vedo la necessità di puntare sul rigore, un tema fortemente classista. Finiranno per pagare i ceti più deboli». La capogruppo di Verdi-Pdci al Senato Manuela Palermi propone di ritornare alla scala mobile (cioè al meccanismo che legava automaticamente i salari allinflazione reale). Mentre il ministro alla Solidarietà sociale Paolo Ferrero denuncia un «pressing» eccessivo da parte dellUnione europea nei confronti del governo. Ad essere in discussione è il concetto stesso di «rigore». Lunico rigore secondo il capogruppo alla Camera dei Verdi Angelo Bonelli è la «tutela dei ceti più deboli, che in passato hanno pagato il prezzo delle politiche economiche del governo Berlusconi». E se gli avvertimenti di Joaquin Almunia sono accolti con fastidio o ridimensionati, fa breccia lidea lanciata dal sottosegretario allo Sviluppo e alleconomia Alfonso Gianni (Prc), di rinunciare ad abbassare il debito. «Sarebbe meglio temporeggiare... Non è necessario ridurlo subito», assicura Rizzo.
Un diluvio di dichiarazioni che ha costretto il segretario ds Piero Fassino a correre ai ripari, assicurando che la Finanziaria 2007 sarà «rigorosa, impegnativa e seria». Alla riduzione di deficit e debito, insomma non si può rinunciare. Ma qualche problema cè anche allinterno del principale partito della maggioranza, visto che lesponente del correntone Ds e vice presidente della Camera Carlo Leoni, avverte che non bisognerà fare «tagli allistruzione e alla ricerca, dove si è raschiato il fondo del barile».
Sul fronte rigorista si schiera la Rosa nel pugno. Il capogruppo Roberto Villetti denuncia una «gara al ribasso» sullentità della finanziaria, dopo lannuncio di una manovra da 30 e non da 35 miliardi. Tutti segnali che dimostrano come il braccio di ferro della sessione di bilancio sia iniziato.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.