Un cabaret ma di delizie erotiche

«Il velo? Lo indosso solo in scena. Fuori voglio sentirmi libera. Anche di farmi vedere nuda sulla copertina di un giornale». Non prendetela per una sbruffona. Shabana Rehman, 28 anni, pakistana, sulla copertina di un giornale senza veli c’è finita sul serio. E sul palcoscenico del cabaret le sue provocazioni sfiorano l’indecenza. Zelig, a luci rosa shocking. Gambe educatamente accavallate sotto una gonna a spacchi, non è tipo che te le manda a dire. «Sì, è stata una sfida. Volevo dimostrare che anche una donna dell’islam poteva disporre del proprio corpo come meglio crede». Certo, non in Pakistan, ma, guarda caso, in Norvegia: va in scena con il burqa, ma sotto nasconde l’abito da sera. E lo spogliarello non finisce lì. Ha purezza nordica e calore mediterraneo.

Sui muri del quartiere musulmano di Oslo è considerata, «grazie ai suoi stupidi scherzi», la peggiore degli infedeli. Lei ti guarda con gli occhi di chi sa cosa vuole e dice: «Non mi sento né norvegese né pakistana, né immigrata né integrata. Mi piaccio così». Be’, pure a noi...

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