Caccia alle uova in abbazia e gita in gommone sul Ticino

Se pioverà, porterete cappello e ombrellino. Che tuoni sul lunedì dell’Angelo è prassi; eppure è difficile non ricordare una Pasquetta en plein air, per cui significa che alla fine l’ottimismo di questo giorno, trionfante nel cuore della primavera, alla fine supera le nuvole e fa venire il sole. Prati, orti, sponde di fiumi e laghi sono le mete del dopo Pasqua per 150mila milanesi, attivi nello smaltimento degli eccessi del pranzo a base di agnello, cioccolato e colombe. Ma nel caso le gocce avessero la meglio, Milano non si sottrae al suo passo di città bella, e l’arte che pulsa in lei è un riparo che fa scordare un nervoso temporale.
Al Cenacolo di Leonardo, alle mostre di Palazzo Reale, con Goya e il mondo moderno e Schiele e il suo tempo, e in tutti i musei comunali, domani le porte saranno aperte fin dal mattino, dalle 9.30 al tardo pomeriggio, con chiusura tra le 17 e le 18.30, a seconda del luogo. Così anche la Rotonda di via Besana con Il grande gioco, e Palazzo Morando che propone Milano e lo stile di una città tra Settecento e Novecento. Per chi aspira a un’atmosfera antica ma da reinventare, ci sono percorsi articolati, come quello guidato alla riscoperta delle chiese di via Torino, da San Lorenzo al Duomo.
Altra storia per i sostenitori del verde nonostante tutto, anche sotto il grigio di un cielo inclemente. E sarebbe proprio un peccato, perché le gite fuori porta sono allettanti, invero. Dalla Provincia di Milano arriva una rete di itinerari nel cuore del Parco Agricolo Sud, la più estesa cintura verde urbana d’Europa con i suoi 47 mila ettari di superficie. Pasquetta nei cascinali per esempio, come alla Cascina Forestina a Cisliano o all’agriturismo Cascina di Mezzo a Liscate. In entrambe, il pranzo del lunedì più angelico dell’anno può essere consumato con i prodotti biologici che portano il marchio «Produttore di qualità ambientale-Parco Agricolo Sud Milano», ma soprattutto i bambini possono godere di ampie aeree boschive dove osservare gli animali tenuti in completa libertà.
Un’iniziativa proprio carina nasce nell’abbazia di Chiaravalle, il complesso fondato da San Bernardo di Clairvaux nel 1135. Nell’Orto del Mulino, dalle 10 alle 12, i ragazzi potranno partecipare a una specie di caccia al tesoro alla ricerca di uova fresche di gallina. Recuperato il bottino, potranno preparare i biscotti nel forno a legna del mulino oppure decorare i gusci. Altri due centri religiosi che attendono una gita sono l’Abbazia di Vibaldone, raggiungibile con la linea 3 e il bus 121, oppure con la linea ferroviaria suburbana S1. La facciata presenta bifore aperte sul cielo, mentre l’interno è affrescato dalla scuola di Giotto. Poi c’è l’Abbazia di Mirasole, a cui si arriva con il tram 24 o con l’autobus 222. Appartiene all’Ospedale Maggiore e contiene la biblioteca storica dellistituto.
Una Pasquetta da buon samaritano? Chi ha trovato un animalino in fin di vita, come un merlo, potrebbe portarlo al Cras (Centro recupero per animali selvatici) «La Fagiana» a Pontevecchio di Magenta, in via Isonzo 1: una struttura d’accoglienza, degenza, cura, riabilitazione e reinserimento della fauna. Vi si ricoverano ogni anno duecento esemplari di cince, germani reali, gufi, civette, sparvieri, ricci, scoiattoli, conigli selvatici, caprioli, tassi, mortalmente stressati da incidenti, trappole e bocconi avvelenati. Ricavato nel Cascinello Paradiso, un rustico ristrutturato, l’ospedale faunistico si apre in un’ampia area attraversata da comodi sentieri, dove è possibile sostare in aeree da picnic, di cui una al coperto. C’è anche un museo della fauna e del bracconaggio. A pochi chilometri, nel comune di Bernate Ticino, si incontra l’oasi della Lipu (Lega italiana protezione uccelli) «Lanca di Bernate», che si raggiunge in automobile o in bicicletta.
Dalla nascita degli uccelli prende ancora spunto il laboratorio «Non solo uova: semi, spore, cisti... scopriamo dove inizia la vita», alle 14.45 al MicroLab nel Parco Nord: attende i bambini dai sei anni in su. Oppure alle 15.30 i piccoli possono incontrarsi alla Cascina Campi in via Fratelli Rizzardi 15, per imparare a conoscere tanti due e quattrozampe, mettersi alla prova con mestieri di un tempo che fu e soprattutto osservare come volano i falchi.
Per gli amanti della cresta dell’onda, sempre tempo permettendo, si prospetta una gita in gommone sul Ticino. Si parte alle 9.

30 da Motta Visconti e si percorre il fiume godendo della vista dei paesini che scorrono oltre la riva. Infine, come da manuale, chiudono le danze. Al parco Ghiotti di via Vitali a Marcallo con Casone, durante il Festival dell’Insubria, ci sarà uno stage di balli celtici adatti a tutte le età (ore 18).

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