Per il momento è solo un pettegolezzo, ma sembra proprio che con il trucco «adotta un handicappato» la fantasia dei milanesi per non pagare lEcopass abbia raggiunto picchi degni della commedia dellarte napoletana. Lultima trovata per «sfangarla» sarebbe infatti mettersi un disabile a carico per poi scorrazzare per il centro, in barba alle telecamere. Per carità i disabili accertati dal Comune non sono tantissimi, ma sono sempre 20mila, e in mezzo vuoi non trovarne qualcuno senza auto? E così è partita la caccia.
Dal 2 gennaio infatti al grido «chi inquina paga» la Giunta Moratti ha introdotto la tassa per entrare entro la cerchia dei bastioni. Con le solite eccezioni: forze dellordine e mezzi pubblici. Più ovviamente disabili ai quali basta chiamare lo 020202, mandare un fax oppure cliccare sul sito del Comune per avere lesenzione. È sufficiente infatti segnalare il proprio nominativo, che andrà verificato nellapposito registro comunale che censisce 20mila portatori dhandicap, da abbinare a un numero di targa.
Ma già dal 3 gennaio i soliti «furbetti» sono andati in cerca di qualche espediente per non pagare lecotassa. Le cronache finora hanno accertato trucchi come il passaggio dei varchi in retromarcia, su marciapiedi o piste ciclabili per sfuggire allocchio elettronico. Ma anche lapplicazione di un cd al cristallo posteriore per accecare la telecamere, o il ritocco della targa con il pennarello. Ma «last but non least» ecco spuntare anche il trucco che potremmo chiamare «adotta anche tu un disabile».
Dunque, come detto, se una persona con problemi motori vuole circolare senza pagare è sufficiente che indichi la targa dellauto di cui è proprietario. Oppure, attenzione che qui sta la gabola, quella con cui solitamente si sposta. Per esempio la vettura di un familiare, ma anche di un amico. A questo punto il gioco è fatto: basta trovare un handicappato privo di macchina, o parente «automunito», chiedergli i dati e mandarli poi abbinati alla propria targa.
Oddio, un minimo di rischio cè, come sempre. Teoricamente nel passare il varco lautomobilista dovrebbe esporre il tagliando del disabile, che nel retro porta anche la foto dellintestatario. E magari lo stesso portatore dhandicap. In realtà la possibilità di essere scoperti è pari a zero. I controlli sono infatti affidati esclusivamente alle telecamere, che registrano tutti gli accessi. La targa entra poi nella banca dati del Comune che verifica come il numero appartenga a unauto esentata.
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