Caricate i fucili, aveva detto lassessore Giancarlo Cassini dichiarando guerra al governo, reo di aver impugnato davanti alla Corte Costituzionale la legge ligure sulla caccia agli storni per scongiurare una multa di 10 milioni di euro da parte dellUnione europea. Cassini aveva accusato il consiglio dei ministri di aver «ceduto allanima animalista» annunciando valutazioni dellufficio legale e scandendo che «nel frattempo la legge resta in vigore». È durata lo spazio di una cartuccia. Ieri la Corte di giustizia europea con unordinanza ha ingiunto allItalia «di sospendere lapplicazione della legge della Regione Liguria del 31 ottobre 2006 sullattivazione della deroga per la stagione venatoria 2006-2007, ai sensi della direttiva europea sulla conservazione degli uccelli selvatici», e il ministro Alfonso Pecoraro Scanio è tornato a sparare: «Lo stop imposto dalla Corte conferma la posizione del ministero di impugnare la legge davanti alla Consulta espressa al consiglio dei ministri della scorsa settimana. Continuo a sperare che la Regione Liguria abroghi autonomamente la legge evitando così ulteriori richiami e multe dall'Unione Europea».
Claudio Burlando il presidente della Regione ieri sè spazientito: «Io so solo che la nostra legge difende lolivicoltura dagli storni, se poi poteri superiori ai nostri la vorranno disapplicxare che facciano come credono». Adesso, fra Natale e Capodanbnbo la Regione potrebbe abrogare la legge, anche se ieri cassini ha lamentato di non aver ancora ricevutop gli atti ufficiali. È stata Bruxelles a chiedere al presidente della Corte di giustizia dellUe la sospensione della legge ligure fino alla pronuncia da parte dei giudici Ue in merito al ricorso contro lItalia presentato lo scorso 13 dicembre dalla stessa Commissione europea, che ha deferito lItalia alla Corte di giustizia europea poiché la legge ligure non rispetterebbe la direttiva europea sulla conservazione degli uccelli selvatici.
Una richiesta di sospensiva avviene raramente, quando si ritiene di non poter attendere i tempi normali della Corte.
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