Caccia al killer dell’undicenne Si indaga anche tra i familiari

A ormai tre giorni dall’omicidio di Valentin, il bambino di 11 anni ucciso lunedì sera da 40 coltellate mentre andava in bicicletta a Lagnieu, vicino a Lione, cinquanta poliziotti stanno ancora cercando l’assassino. Gli inquirenti non escludono nessuna pista «con la volontà di fare presto, molto presto», dice una fonte citata dal quotidiano francese Le Figaro.
Il paesino a una cinquantina di chilometri da Lione, dove il bambino stava trascorrendo alcuni giorni a casa del nuovo compagno della madre, viene setacciato in cerca di tracce utili alle indagini. Valentin, riporta il quotidiano, aveva chiesto in prestito la bicicletta a un vicino di casa, Philippe Arrachart, e il suo cadavere è stato ritrovato poco distante dall’abitazione dell’uomo.
Nei pressi c’è anche un piccolo parco giochi e, stando al quotidiano francese, tracce di sangue porterebbero proprio lì.
Gli investigatori indagano però anche in un’altra direzione, ovvero sui figli del nuovo compagno della madre della vittima. Ora sarà l’esame del dna a determinare se le macchie trovate siano sangue di Valentin o del suo assassino. Qualora il dna non corrispondesse a quello del bambino, i test potrebbero essere estesi a tutti i parenti e conoscenti della vittima, compresi anche gli abitanti di Lagnieu.


Non è escluso, infatti, che l’assassino sia rimasto ferito: le ferite alle mani e alle braccia sul corpo di Valentin indicherebbero che il piccolo ha tentato di difendersi quando è stato aggredito. Intanto saranno probabilmente riascoltati dagli inquirenti i genitori di Valentin; dopo il primo interrogatorio di ieri la coppia, in procinto di divorziare, era stata rilasciata.

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