Caffè Bernini, la ristorazione di qualità espugna piazza Navona

Nel tempio del turismo un esperimento interessante con un baby-chef che svaria tra tradizione e creatività

Difficile fare ristorazione di qualità in un luogo come piazza Navona. Anzi, per qualcuno praticamente impossibile. Con l’idea fissa di sfatare questo tabù Alberto Cagliostro, giovane proprietario del Caffè Bernini, ha deciso di rivoluzionare il locale che si trova proprio in quella che è una delle piazze più belle al mondo. Il risultato è un luogo che punta in alto senza eccessi. Merito soprattutto di Emiliano Pascucci, sous chef niente di meno che di Heinz Beck della Pergola del Cavalieri Hilton, che ha «ristrutturato» come consulente l’offerta gastronomica del locale chiedendo poi al giovanissimo Emanuele Maggio, solo 27 anni ma già esperienze da Angelo Troiani del Convivio e da Anthony Genovese del Pagliaccio, di continuare sulla strada da lui tracciata del rinnovamento totale. «Abbiamo accettato questa sfida con serietà e impegno con l’obiettivo di dimostrare che si può fare una ristorazione di numeri e di qualità a prezzi onesti», afferma Emanuele entusiasta.

L’offerta è molto varia: parte dalla colazione del mattino e prosegue con pranzo e cena all’insegna di una cucina sia tradizionale sia creativa. Il tutto accompagnato da una ricca scelta di cocktail e da una carta dei vini di buon livello.

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